Ieri... oggi, è già domani | 09 ottobre 2023, 05:00

"senza mordi ul pòm" - senza il morso sulla mela

Mi ha stimolato per questo scritto, la vignetta pubblicata sul numero 4775 del 28 settembre 2023 della "Settimana Enigmistica"

"senza mordi ul pòm" - senza il morso sulla mela

Mi ha stimolato per questo scritto, la vignetta pubblicata sul numero 4775 del 28 settembre 2023 della "Settimana Enigmistica" con la didascalia "lo vorrei senza il morso sulla mela" che il bambino dice al negoziante, riguardo l'acquisto del computer, del ben noto marchio, in compagnia del papà.

Che c'è di … stravagante? - ci vuole un po' di "storia" per spiegarlo e chiedo al Lettore la massima comprensione - quindi, sono del 1946 e ho frequentato le elementari a partire dall'età dei 6 anni;  per poi frequentare le "Commerciali" sino a quando compivo 13 anni, presso l'Istituto "De Amicis" in Busto Arsizio. Quindi, ero in"terza" a un passo dal Diploma di Scuola Media Superiore..

Il nostro professore di Disegno era un emerito artista; classe distinta, modi eleganti e austeri, eloquio da … galantuomo da altri tempi …. uno che al saluto rispondeva togliendosi il cappello, rigorosamente "Borsalino", sempre pronto al dialogo e sempre pronto ad ascoltare tutti, …. purchè si sia sempre in una posizione che consenta il contraddittorio.

Il prof. Paoloni, indubbiamente, meritava rispetto …. non solo per l'età (all'epoca lo si considerava vecchio per via della nostra età … noi della terza C avevamo 13 anni) e, quando il prof. Paoloni catechizzava qualcosa, gli si doveva dar merito, riguardo l'esperienza e il carisma che sapeva infondere. Fatto è che le sue Lezioni di Disegno, non erano unicamente Nozioni da mettere in "zucca", ma somigliavano a dettami espliciti di "uno" che conosceva a fondo l'Arte del "pennello", del "carboncino" e di ogni tipo di avanguardia in merito allo stilo pittorico.

Soleva, il prof. Paoloni chiamare i suoi ragazzi, alla pratica, andando oltre la teoria. Voleva, ad esempio, dedicarsi al "paesaggio" facendoci portare a scuola una cartolina ricevuta durante le vacanze, oppure mandarci in qualche Agenzia Viaggi per farci avere un depliant con raffigurati luoghi ameni. Oppure, ci invitava a portare una foto di casa e aiutarci a disegnare il ritratto di mamma e di papà, oppure "come vedere" la "stanzetta dove si studiava o dove ci si dedicava al … piacere. Qui, il prof. è rimasto deluso (almeno per me): non avevo la "stanzetta" e il mio disegno sui vari "luoghi di casa" erano dedicati alla …. cucina.

Quel giorno, però, ci fece la Leszione sulla "natura morta" e le …. occhiatacce che ricevette da tutti noi …. meglio non raccontarle. So che qualcuno ha portato un fiore, un altro un monile chiesto a mamma, un altro ancora, uno dei giochi … ed io, portai una mela (altri avevano portato altri frutti). Il prof. Paoloni gradì lo "sforzo intellettivo" dei suoi ragazzi e ci istigò a riprodurre sul foglio, quanto avevamo reperito.

So che ogni volta che guardavo la mia mela, la tentazione era quella di "sbranarla" …. bella da vedersi, ma ancora "più bella assai" (lo so che non si dice "più bella assai", ma la mia mela, se lo meritava). La tentazione di mangiarla, a un certo punto ha superato la voglia di disegnarla. E dopo aver …. non reso giustizia al frutto, con la matita, le ho reso giustizia, dandole un poderoso morso. E la disegnai proprio così; col moro, senza conoscere cosa mi avrebbe riservato il futuro.

Al rendez-vous, il prof. Paoloni disse la sua "solita frase", preannunciandomi il voto che poi mi appioppò sul foglio: "ah, Marcora, benedetto il Signore, il tuo voto naturale in Disegno è 2, ma ti ho messo 4 per salvarti la media" - al che, chinai il capo, riconoscendo la mia …. inettitudine nel Disegno e, per dirla con ….  Hercule Poirot (l'Ispettore di Agatha Cristie), la mia "cellula grigia" per il Disegno si era anestetizzata sino al punto di diventare cronica.

Però, eccoci ad oggi: il "morso sulla mela" non l'hanno certo inventato quelli del Mec, ma è datato 1959 , da un ragazzo di 13 anni che, con il Disegno …. non ci azzecca, ma che ha aperto le porte ad una invenzione di tutto rispetto. Magari se Bill Gates mi riconoscesse "qualcosa" sui "diritti d'Aurore", giuro che non li rifiuterei.

Quando lo dico a Giusepèn, trovo nel suo sguardo un … assenso e nei suoi "baffetti vispi" trovo un pizzico di accondiscendenza.

 

 

 

 

Gianluigi Marcora

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