Storie - 01 maggio 2022, 18:34

Moris, Luca e gli altri: storie di calcio e di famiglia. A Trieste perché la Pro Patria si prende cura dei sogni

FOTO E VIDEO. I due marcatori di oggi, poco più di vent'anni e una grande determinazione. Pizzul, il suo gol profetizzato dai tifosi e anche da un bimbo ucraino: dedicato a nonna Marisa. I genitori di Sportelli: «Fieri di lui, questo gruppo l'ha valorizzato»

Luca Pizzul, sotto Barbara Sportelli con Chiara e Cristina Fazzari e altre foto da Lecco

Storie di Pro Patria, storia di famiglia per i due marcatori di oggi nella sfida vincente contro il Lecco che porta a Trieste per il secondo turno di playoff. Quella Pro Patria che ha sostenuto e si è presa cura dei sogni dei bambini, poi ragazzi e ora giovani uomini.

Quella allargata, ma unitissima: la squadra, lo staff, i tifosi. Che insieme hanno urlato la loro gioia al fischio finale.

GUARDA IL VIDEO

Sportelli e Pizzul: 22 anni il primo, 23 il secondo,  rispettivamente difensore e centrocampista. Non i bomber per definizione. Ma quanto volevano segnare: per sé e per la squadra.

Moris ha messo in chiaro al Lecco che la Pro Patria era venuta per vincere intaccando morale e lucidità degli avversari, Luca ha comunicato che sì, il sogno dei playoff restava tigrotto. Non importa se si era undicesimi e i padroni di casa sesti: questi sono i playoff, che tutto cambiano, ma no, è questa Pro Patria che è cambiata o tornata alla sua vera natura. E oggi ha affidato la firma su questo capitolo incredibile a due giovani, che non hanno esitato a vergarla.

La nonna e il piccolo ucraino

Pizzul ha anche parlato in sala stampa. «Vorrei tanto dedicare il gol a tutto il gruppo – premette – ma la mia dedica non può che essere per mia nonna Marisa». Recentemente scomparsa, a lei è andato subito il pensiero di Luca quando si è gonfiata la rete. Anche se c’è un altro grazie da pronunciare, verso il tifoso Daniele De Grandis, che giovedì scorso a Stadio Aperto gli ha chiesto a gran voce una rete: «È vero, la voleva da due anni… grazie Daniele». Ps: il portiere Mangano gli aveva detto sorridendo che avrebbe fatto gol lui prima di Luca, adesso non osiamo immaginare quante penitenze per Giulio! Scherzi a parte, anche Mangano così l'ha spronato.

Del resto Pizzul aveva letteralmente scatenato le profezie: prima di entrare al Rigamonti Ceppi, Andrea Fazzari ha confidato di aver sognato un suo gol all’88’.

C’è un altro «grande» che risuona. Quello di don Giuseppe Tedesco, parroco di San Giuseppe a Busto Arsizio: non solo Luca era nella delegazione tigrotta, con Colombo e Ghioldi, in visita ai bimbi ucraini salvati dalla guerra poche settimane fa. Uno di quei ragazzini, Kyril, poco dopo segnava il suo primo gol con la maglia numero 15. QUI

Ma il primo a sentirlo era lui, Pizzul: «Sì, e fortemente, il più pazzo è Luca Bertoni che mi ha lasciato tirare quella punizione e sono contentissimo. Non vedo l’ora di andare a Trieste. Stiamo bene mentalmente».

I tigrotti hanno battuto anche se stessi, visto il primo turno non superato lo scorso anno: giocare nelle difficoltà societarie ha unito ulteriormente il gruppo.

«Anche i tifosi ci hanno dato una grossa mano – fa notare Pizzul – Quando alziamo i giri dei motori, siamo fastidiosi».   

I genitori e il valore

A sbloccare il risultato era stato Moris Sportelli. Un gol pesante, strappato nella mischia, il suo che ha cominciato a trasformare il Rigamonti Ceppi e a dare forza e coraggio anche alle voci e al tifo del pubblico bustocco.

Entusiasti anche i genitori, Barbara e Mauro, presenti allo stadio di Lecco, come in tante trasferte. «Siamo felicissimi – osserva la mamma – È un bravo ragazzo e questo gruppo, la squadra, il mister, il direttore, tutti… hanno valorizzato le sue qualità».

Anni a fianco di Moris, fin da quando, bambino, ha espresso il suo sogno di fare il calciatore sono ripagati da momenti così. Da stagioni così: in cui tutto sembra sgretolarsi e invece si mettono insieme i pezzi e diventa un capolavoro: questa è, in umiltà, silenzio e coraggio, la Pro Patria.

Quella che non sa ancora se riuscirà a iscriversi al prossimo campionato, va avanti nei playoff. Con ragazzi come Moris e Luca, che fanno sempre il loro dovere e quando arriva il momento giusto, non si tirano indietro. Come dovrebbero fare quelli che possono salvare la Pro Patria e darle un futuro nel prossimo campionato.

Ma stasera è solo il momento dei grazie. A questi tigrotti e a chi ha sempre creduto in loro.

 

Marilena Lualdi


Vuoi rimanere informato sulla Pro Patria e dire la tua?
Iscriviti al nostro servizio gratuito! Ecco come fare:
- aggiungere alla lista di contatti WhatsApp il numero 0039 347 2914992
- inviare un messaggio con il testo PRO PATRIA
- la doppia spunta conferma la ricezione della richiesta.
I messaggi saranno inviati in modalità broadcast, quindi nessun iscritto potrà vedere i contatti altrui, il vostro anonimato è garantito rispetto a chiunque altro.
VareseNoi.it li utilizzerà solo per le finalità di questo servizio e non li condividerà con nessun altro.
Per disattivare il servizio, basta inviare in qualunque momento un messaggio WhatsApp con testo STOP PRO PATRIA sempre al numero 0039 347 2914992.