Calcio - 30 aprile 2022, 11:16

Pro Patria all'assalto dei playoff a Lecco: «Ma abbiamo affrontato tutte le partite per vincere, con i nostri principi. Tifosi stateci vicino, senza di voi non è calcio»

VIDEO. Sala e Le Noci all'unisono: «Abbiamo trovato ragazzi straordinari e abbiamo lavorato per migliorarli. Partendo dal modello di prima, ma mettendoci del nostro». A Vercelli la scossa, poi la risalita verso un traguardo a cui questa Pro a lungo non avrebbe mai pensato di poter arrivare e che ora grida il suo diritto a un futuro

Massimo Sala e Beppe Le Noci

Un anno – o meglio tre mesi - alla ricerca dell’equilibrio perduto, ed è iniziato dalla sconfitta a Vercelli, la prima gara della Pro Patria affrontata in panchina da Massimo Sala e Beppe Le Noci, questa mattina in conferenza stampa prepartita. Non è un paradosso, bensì il coraggio di interrogarsi e di fare ciò che si sapeva. Non fotocopiare, sottolinea Sala, perché loro due ci hanno messo del proprio. Adesso si va a Lecco per un traguardo impensabile poche settimane fa. E si va con la determinazione a vincere, come peraltro si è sempre fatto, sottolinea la panchina della Pro.

Nessuna formula magica

Non esiste una formula magica, dietro l’impresa dei tigrotti, che stavano guardando pericolosamente da vicino il fondo della classifica e domani a Lecco si trovano ad affrontare la prima gara di playoff. Esiste la volontà di mostrare ciò che si era stati capaci di fare, e quindi lo si è ancora.

Obiettivo raggiunto, obiettivo spostato. O forse una sì: il margine di miglioramento più importante da ottenere, non riguardava il campo. Bisognava riconquistare il pubblico e anche questo è avvenuto. Domani tanti bustocchi verranno a Lecco e a loro si rivolgono Sala e Le Noci, perché «senza di voi il calcio è un altro sport».

GUARDA IL VIDEO

È una partita speciale, quella di domenica alle ore 14.30, eppure i due uomini che hanno risollevato questi tigrotti, non vogliono vederla così nella preparazione. «Allenamenti, video, una settimana tipo - ricostruisce Sala - Il nostro dovere, è venuto tutto in modo naturale, con la disponibilità di Beppe, lo staff...»

Parlano all'unisono, i due mister, non possiamo che chiamarli così anche se la nomenclatura ufficiale è altra, una squadra nella squadra. E quell'armonia si estende, perché Le Noci cita la partita cruciale indicando Vercelli. Proprio come aveva fatto il giovanissimo Mangano pochi giorni fa, a Stadio Aperto. 

«La partita ideale - assicura Beppe, con la sua calma - per farci capire che andava fatto tanto. Ci ha dato un grosso aiuto per capire dove andare a toccare». La partita anche su cui aleggiavano notizie troppo pesanti sulla società, per non intaccare la serenità. Ma si era pronti a reagire e fare ciò che si doveva.

Elementi principali, lavoro e disciplina. Poi il riconoscimento da Sala: «Sono ragazzi straordinari, ci sono venuti dietro per tutto e per tutti. Volevamo far migliorare i ragazzi, io e Beppe abbiamo una visione simile di calcio. Abbiamo continuato a lavorare e siamo riusciti a ritrovare l'equilibrio per il bene della Pro Patria. Si partiva dall'obiettivo comune, così siamo sempre andati d'accordo. Il modello era degli anni passati, ma non abbiamo cercato di copiare. Ci abbiamo messo anche del nostro. Solo, la base era quella. I risultati hanno dato ragione a noi e ai ragazzi».

Allora, a Lecco. Con equilibrio, parola protagonista di oggi con particolare forza, a livello tattico e mentale. E obiettivo comune appunto, che ora si è spostato, è cresciuto.

La gara di playoff, in un focoso clima di derby, impone di cercare un unico risultato: la vittoria. Solo così si passerà. Però attenzione, l'equilibrio resta alleato imprescindibile: «Senza andare all'arrembaggio e usando la testa». Precisa Beppe: «Tutte le partite, le abbiamo affrontate per vincere. Mettiamo in campo i nostri principi, i nostri valori e quello che abbiamo preparato». 

Dai discorsi al campo, per la rifinitura sotto lo sguardo e i cori degli ultras, ma anche di altri tifosi (e della presidente onoraria Patrizia Testa).

Il grazie va a loro, ma prima di tutto ai tigrotti: «Il merito è dei ragazzi. Lavorare su giovani come questi per migliorarsi è una cosa che rende orgogliosi». 

Quando questi giovani e le loro guide scendono in campo ad allenarsi, si sente già il clima della partita. È già domenica, quella benedetta domenica a cui questa Pro Patria, a lungo, non avrebbe mai pensato di poter arrivare. E che grida anche la sua voglia e il suo diritto a un futuro.

Marilena Lualdi


Vuoi rimanere informato sulla Pro Patria e dire la tua?
Iscriviti al nostro servizio gratuito! Ecco come fare:
- aggiungere alla lista di contatti WhatsApp il numero 0039 347 2914992
- inviare un messaggio con il testo PRO PATRIA
- la doppia spunta conferma la ricezione della richiesta.
I messaggi saranno inviati in modalità broadcast, quindi nessun iscritto potrà vedere i contatti altrui, il vostro anonimato è garantito rispetto a chiunque altro.
VareseNoi.it li utilizzerà solo per le finalità di questo servizio e non li condividerà con nessun altro.
Per disattivare il servizio, basta inviare in qualunque momento un messaggio WhatsApp con testo STOP PRO PATRIA sempre al numero 0039 347 2914992.