Economia - 29 settembre 2025, 18:14

Agrivarese, a Busto edizione da record: oltre 26mila visite solo domenica

Il presidente della Camera di commercio Mauro Vitiello: «Un risultato di squadra, la significativa affluenza è la dimostrazione di come la collaborazione tra istituzioni, mondo agricolo e commercianti possa dare vita a eventi di grande richiamo». Soddisfatti anche Comune e associazioni di settore

Ottimo riscontro di pubblico per la prima edizione di Agrivarese a Busto Arsizio. L'evento ha registrato un'affluenza record, con oltre 26mila visite nella sola giornata di domenica 28 settembre. Un dato confermato dalle rilevazioni dei flussi di Confcommercio Uniascom Provincia di Varese, tramite la piattaforma Wind Tre Analytics: l’analisi delle celle telefoniche indica, infatti, quella come la domenica con la maggiore presenza di visitatori non residenti dell’ultimo anno all’interno del perimetro del Distretto del Commercio, teatro della manifestazione.

«Questi numeri confermano la forza del marchio Agrivarese, ormai un appuntamento imperdibile per riscoprire il legame con la nostra terra, le produzioni locali e le tradizioni. Un risultato di squadra, la significativa affluenza è la dimostrazione di come la collaborazione tra istituzioni, mondo agricolo e commercianti possa dare vita a eventi di grande richiamo. E quindi il mio grazie va, anzitutto, alle associazioni di categoria che da subito hanno mostrato la loro disponibilità a dar vita al nuovo format itinerante della manifestazione e, soprattutto al personale di Promovarese e a tutto lo staff camerale che hanno reso possibile questa edizione così curata e ricca», commenta Mauro Vitiello, presidente della Camera di Commercio di Varese.

L'evento ha attratto visitatori da tutta la regione, con una forte partecipazione dalla provincia di Varese e anche da Milano e Como. Numerosi arrivi anche dalle province piemontesi e da altre regioni d’Italia, oltre a persone provenienti dall'estero.

«Busto Arsizio ha risposto molto bene alla proposta di Agrivarese – sottolinea il sindaco, Emanuele Antonelli –, dimostrando attenzione verso un settore che ricorda la tradizione agricola della città. È stata una domenica eccezionale per il numero delle presenze e per l’atmosfera di festa che si respirava in ogni via e soprattutto al parco Cossetto, meta di tantissimi bambini che hanno potuto godere di tante attività all’aperto, a stretto contatto con gli animali e la natura. Una grande occasione di promozione e visibilità anche per il nostro tessuto commerciale, da ripetere senza dubbio».

I dati mostrano, inoltre, un pubblico particolarmente interessato e non semplicemente di passaggio: il 40% dei visitatori si è fermato tra una e due ore, e il 30% tra due e quattro ore, a testimonianza di una permanenza prolungata e di un reale interesse per l'offerta della manifestazione. La fascia oraria che ha registrato il picco di presenze è stata tra le 15 e le 17.

Grande soddisfazione per l’esito dell’edizione bustocca anche da parte delle associazioni di settore.

«Agrivarese ci ha restituito l’immagine più vera della nostra agricoltura: fatta di mani, di volti e di storie che ieri hanno incontrato migliaia di cittadini curiosi e competenti. A nome di tutti i produttori agricoli varesini, in primis quanti danno vita al Mercato Coperto di viale Valganna e ai mercati periodici di Campagna Amica sul territorio posso dire che è stata una giornata di orgoglio e gratitudine: orgoglio per la qualità che portiamo in piazza, gratitudine per l’ascolto e la fiducia che abbiamo ricevuto - spiega Pietro Luca Colombo, presidente di Coldiretti Varese -. Questa manifestazione ha dimostrato che la filiera corta non è uno slogan, ma un patto di trasparenza: qui il consumatore può chiedere l’origine, conoscere le pratiche di lavorazione, capire quanto impegno c’è dietro un vasetto di miele, un formaggio, una cesta di verdura. Lo abbiamo voluto trasmettere anche ai più piccoli attraverso i laboratori didattici di Coldiretti Donne e Terranostra. Ed è anche sicurezza alimentare e sociale: gli agricoltori non producono solo cibo, ma custodiscono e modellano il territorio, prevenendo degrado e dissesto, mantenendo vive le comunità rurali. Mi ha colpito la partecipazione delle famiglie e dei bambini ai laboratori: educare al cibo significa educare al rispetto della terra. E il dialogo che abbiamo avuto con istituzioni e partner ci dice che il futuro dell’agroalimentare varesino passa da qui: collaborazione, innovazione e radici ben piantate. Ripartiamo da Agrivarese con più forza, sapendo che ogni prodotto racconta una responsabilità condivisa e una promessa di qualità mantenuta».

Gli fa eco Giacomo Brusa, presidente di Confagricoltura Varese: «La manifestazione è riuscita anche oltre le più rosee aspettative: grandissima affluenza di pubblico che ha sfilato ordinatamente tra i diversi stand per tutta la giornata, soddisfazione degli agricoltori presenti, stupore da parte dei bambini per gli animali presenti, ma soprattutto un momento di avvicinamento e di conoscenza  da parte degli abitanti nei confronti della realtà agricola locale, spesso poco o niente conosciuta. Ed è quest’ultimo il fattore per noi più importante, la conoscenza reciproca, la promozione delle imprese agricole ed il legame con il territorio sono lo scopo ultimo di questa manifestazione che anche in questa edizione è stato raggiunto. Agrivarese, infatti, significa territorio e produzione, che sono i due capisaldi dell’agricoltura pedemontana e quindi  varesina. In una città riconosciuta per l’industria e il commercio, come Busto Arsizio abbiamo avuto la possibilità di  fare vedere quanto sia importante l’agricoltura in provincia di Varese, che rappresenta imprese, reddito e il territorio, tutelato quotidianamente dagli agricoltori».

Analizzando, il profilo demografico, l'evento ha coinvolto diverse generazioni, con una forte partecipazione delle fasce d'età centrali: il 26,77% tra i 45 e i 54 anni, il 21,21% tra i 55 e i 64 anni, e il 18,25% tra i 35 e i 44 anni.

La partecipazione è stata equamente distribuita tra i generi, con il 53% di visitatori uomini e il 47% di donne.

Comunicato Stampa