Busto Arsizio - 16 maggio 2025, 21:25

Busto, partiti e associazioni in presidio contro il Remigration Summit: «Va vietato»

Nel tardo pomeriggio si è tenuta la prima iniziativa, con 150 partecipanti. All’appello dell’Anpi hanno risposto diverse realtà e il “campo largo” del centrosinistra. Domani di nuovo in piazza, in contemporanea con il raduno di estrema destra che potrebbe tenersi a Gallarate

«Iniziativa inaccettabile e da vietare». A Busto Arsizio è andato in scena nel tardo pomeriggio il primo presidio organizzato dall’Anpi contro il Remigration Summit, con circa 150 partecipanti. Domani pomeriggio ce ne sarà un altro, in contemporanea con le due manifestazioni di Milano. Prima, in mattinata, è in programma un flash mob a Gallarate, città che dovrebbe – l’ufficialità ancora non c’è – ospitare il raduno di estrema destra.

Le adesioni

In via Milano, davanti al monumento alla Resistenza e alla Deportazione, a due passi dal municipio, sventolano le bandiere del Pd, del Movimento 5 Stelle, di Rifondazione Comunista. Il campo largo che fatica a formarsi diventa realtà per una sera per dire “no” al Remigration Summit.
Alla “chiamata” dell’Anpi di Busto e provinciale hanno risposto Acli, Auser, Fivl Raggruppamento Patrioti Alfredo di Dio, il Quadrifoglio, Masci adulti scout, Quindi home and humanity, Pd Provinciale Varese e Busto Arsizio, Circolo Gagarin, Associazione Amici di Angioletto Castiglioni, Cgil Varese, Movimento 5 Stelle, Rifondazione Comunista, Arci Varese, Spi Cgil, Alleanza Verdi-Sinistra, Legambiente. C’era anche lo striscione del Comitato Antifascista.

L’impegno dell’Anpi

Il primo a prendere la parola è stato il presidente dell’Anpi di Busto Liberto Losa, portando il saluto della numero uno provinciale dell’associazione Ester De Tomasi: «Siamo persone pacifiche – ha esordito –. L’impegno per la pace è uno dei valori fondamentali che ci contraddistinguono. Siamo democratici e aperti al confronto, inclusivi. Ma tutto ciò ha un limite quando vengono messi in discussione i principi di democrazia e di rispetto dei diritti umani che ci sono molto cari e che riteniamo irrinunciabili. Questa città rifiuta razzismo e nazismo e non vuole avere nulla a che fare con questo raduno».

L’appello di Losa, affiancato dall’omologo di Gallarate Michele Mascella, è quello di vietare il raduno, una «iniziativa inaccettabile destinata a creare problemi ordine pubblico»: «I migranti non sono numeri, sono uomini». E occorre «sviluppare politiche per l’accoglienza e l’integrazione per garantire l’inserimento nel mondo del lavoro e una vita dignitosa».

«Queste persone parlano di rimpatri di non bianchi, usando una terminologia razzista – ha aggiunto Marco Torretta, presidente Fivl Raggruppamento Patrioti Alfredo di Dio –. Azioni palesemente anticostituzionali e in contrasto anche ai valori cristiani».

La politica

Pd presente con consiglieri comunali e i “big” del territorio Alessandro Alfieri, senatore, e Samuele Astuti, consigliere regionale. Con i dem anche altre forze di centrosinistra: «Siamo spesso divisi, ma oggi siamo accomunati dall’intento di rifiutare modelli culturali, politici, ideologici fondati sulla discriminazione razziale ed etnica – ha osservato il segretario cittadino dem Paolo Pedotti –. Non vogliamo una società omologata, ma tutelare le pluralità e le differenze, che sono una ricchezza. Il Remigration Summit è un’iniziativa allucinante. La remigrazione non deve fare parte del dibattito, il razzismo non è tema di discussione politica. Gli eredi dell’Msi che si astenne sulla legge Mancino sono al governo e non dicono nulla».

In giornata, il senatore Alfieri era già intervenuto duramente insieme ad Astuti. «Gli stranieri pagano le tasse, i loro figli sono a scuola con i nostri, hanno gli stessi sogni. Spero arrivi una scossa dai partiti di centrodestra, non posso pensare che siano d’accordo tutti. Alle autorità abbiamo ribadito che cercheremo di non farglielo fare. I messaggi razzisti non devono avere luogo e accoglienza. Il ministro Piantedosi avrebbe gli strumenti per intervenire, mentre il ministro dei Trasporti Salvini, dicendo che si fanno anche convegni sul comunismo, ha perso un’altra occasione per stare zitto».

«Libertà di espressione? Sono queste persone che vogliono tappare la bocca a tutti gli altri – ha detto il consigliere regionale Astuti –. Il Summit ha già creato insicurezza, come dimostrato dal respingimento di ieri a Malpensa e dal dispiegamento di forze dell’ordine che sarà necessario. Questa roba è una schifezza, non usiamo altri termini».

Francesca Bonoldi del Movimento 5 Stelle, affiancata da Francesco Pio Miceli, ha lanciato l’allarme per «episodi sempre più gravi» di fronte ai quali c’è il «disinteresse delle istituzioni».
Ma Angelo Renna, membro della segretaria provinciale di Rifondazione, si è detto «rinfrancato nel vedere gente che si oppone allo scempio che ci viene propinato». «E non è scontato che alla fine facciano questa schifezza», ha aggiunto Gilberto Rossi di Allenza Verdi-Sinistra, che ha dato il la a “Bella Ciao”, intonata dalla piazza.

«Non vogliamo chi semina odio»

Diversi gli interventi anche da parte delle associazioni. «Chi vuole riportare l’orrore del passato ci troverà sulla sua strada», ha affermato Patrizia Fazzini degli Amici di Angioletto.
«Non vogliamo chi semina odio. Il primo risultato è stato quello di Somma Lombardo, grazie al sindaco che si è mosso con coraggio – ha osservato Stefania Filetti, segretaria provinciale della Cgil –. Deve succedere anche a Gallarate».

L’invito di Maria Chiara Vita del Circolo Gagarin è stato quello di «partire dalla cultura antifascista e democratica e portarla avanti tutti i giorni. Ma si fa fatica in questo territorio a unirsi e trovare a condivisione. La Resistenza ci insegna a superare le piccole differenze e i personalismi».
Domani pomeriggio ancora un presidio, in quel caso organizzato in piazza Garibaldi dalla Rete provinciale antifascista.

Riccardo Canetta

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A MARZO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
SU