Calcio - 23 aprile 2022, 15:43

Sala: «La Pro Patria si è meritata la salvezza. Ora lotterà per il nuovo obiettivo, i playoff»

Alla vigilia della trasferta di Crema l'allenatore ringrazia i suoi tigrotti: «Sono stati resilienti. Negli spogliatoi sabato l'urlo di gioia, ma fuori era giusto il silenzio. La sfida di domani per Javorcic? Incrociamo le dita»

Sala: «La Pro Patria si è meritata la salvezza. Ora lotterà per il nuovo obiettivo, i playoff»

Una squadra autentica, vive di obiettivi. Anche quando sembra aver raggiunto l'unico che conta, la salvezza. Questa Pro Patria, nonostante il traguardo conquistato e nonostante il futuro societario immerso la nebbia, ha quello dei playoff.

Emerge dalle parole, ma anche dagli occhi di mister Sala. Domani alle 14.30 nella trasferta contro la Pergolettese i tigrotti ci proveranno. Daranno ogni energia, come hanno mostrato di saper fare in questa tranche finale e decisiva del campionato di serie C. Indisponibili Ghioldi, Molinari, Piu, squalificati Caprile, Nicco. Sono convocati Brignoli, Saporetti, Sportelli. 

Domani in campo ci sarà un giocatore che non ha potuto mettersi in vista, visto che sulla porta ha costantemente vegliato e lottato Elia Caprile, ovvero Mangano. «Oltre a essere un bravo ragazzo  Giulio è un ottimo portiere, con un percorso di crescita fatto in questi anni - osserva Sala - Sono contento per lui, è un'occasione per mettersi in mostra e può fare bene».

Per il resto, ci sono nuove assenze, ma anche ritorni. Per una squadra che ha saputo essere compatta in ogni sorte.

Sala è un uomo di sostanza... e di sostantivi difatti. Ma gli chiediamo un aggettivo per questi ragazzi: «Mi viene in mente resilienti. Non era facile la situazione». Eppure ce l'hanno fatta, risalendo la china e la classifica con Sala e Le Noci. 

Domani sarà una giornata decisiva per un altro mister, quello da cui l'attuale allenatore tigrotto ha affermato di aver fatto l'università, Javorcic: la conquista diretta della B vedrà la concorrenza del Padova, a due punti dal Südtirol. Molti tigrotti guardano a ciò che accadrà, con un desiderio nel cuore. 

Sala abbraccia la scaramanzia: «Una bella sfida per Ivan, incrociamo le dita, non dico niente e aspettiamo quello che sarà domani pomeriggio».

Allora, torniamo a guardare a casa nostra. A quell'urlo di gioia, protratto, che chiunque era allo Speroni sabato scorso, dopo la partita contro il Mantova, si è goduto, a fondo. Urlo a cui è seguito il comprensibile silenzio, il no alle dichiarazioni: «Perché il silenzio fa più rumore di mille parole - dice Sala - i ragazzi si sono meritati sul campo a salvezza. Il calcio è bello perché dà l'opportunità di porre un altro obiettivo. Non è una partita semplice, lo sappiamo, ma ci siamo preparati come le altre volte».

Ma. Lu.


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