La Pro Patria è salva, sul campo. Lo è grazie a un gruppo che ha tenuto botta contro il nervosismo degli avversari e anche il proprio. Lo è grazie a un bis urlato letteralmente da Leo Stanzani che è molto simbolico di questa stagione.
Due a uno perché sul finale accorcia le distanze Monachello.
Non c’è bisogno neanche di guardarsi alle spalle in classifica.
Lo è perché questi ragazzi, guidati da Massimo Sala e Beppe Le Noci, hanno saputo chiudere qui la partita salvezza, togliendo ansie su questa stagione e non lasciando alibi per la prossima. Nell’intervallo grida a gran voce un’ondata di striscioni degli ultras, un “j’accuse” articolato contro il declino della società.
È una partita veramente tesa, quella che si apre allo Speroni, con un primo tempo segnato da diversi cartellini gialli e occasioni di rete. La prima a rendersi pericolosa è la Pro Patria, con un tiro di Nicco al 6’, servito in maniera accattivante da Ferri: alto. Pochi minuti dopo prova a risalire il Mantova, ma a spazzare via il pericolo è Boffelli, colonna d’Ercole oggi con Fietta.
Ben presto, però, la preoccupazione si presenta in casa Pro Patria con Piu a terra: dovrà essere sostituito da Parker, a causa di un risentimento al flessore.Gli avversari cercano di minacciare la porta tigrotta trascorso il primo quarto d’ora con una punizione di Bruccini, che Caprile respinge in angolo. Il successivo tiro di Gerbaudo è altissimo. Poco dopo Nicco cerca di superare Marone, ma il suo destro, pur potente, è centralissimo e viene agevolmente preso dal portiere.
Sempre Nicco sarà protagonista di un episodio successivo: prende una pallonata, finisce a terra e quando si lamenta del fatto che il gioco va avanti, viene ammonito. Ancora Bruccini in azione con un angolo che Checchi trasforma poi in un tiro fuori misura.Al 43’ ancora brividi spenti da Caprile, su Gerbaudo.
Ma poco dopo paura proprio per Bruccini che finisce a terra e viene chiamata la barella. Il volto coperto di sangue, cresce l’apprensione, ma poi Mirko tornerà in campo e giocherà per l’intera partita: quando uno è tigrotto per sempre. Siamo già nei minuti di recupero, quando ecco un super sinistro di Stanzani, che fino a quel momento non si era fatto molto notare. Esplode la gioia, che senz’altro prosegue negli spogliatoi. Ma bisogna rimanere concentrati.
Non si fa in tempo quasi a tornare in campo e Stanzani concede il bis, con un sinistro impeccabile. Il Mantova sussulta e per una manciata di minuti appare tramortito, poi sostituisce Bianchi con Silvestro e prova a ripartire. La difesa tigrotta si ricompatta però ogni volta. Anzi, al 14’ uno Stanzani solitario mette un po’ di ansia ai mantovani. Al 17’ una punizione al limite dell’area per il Mantova, caricata da Bruccini e respinta dalla barriera.
Intanto Saporetti è stato sostituito da Vaghi e Ferri da Pizzul. Al 21’ tiro pericoloso di Pedrini, a conferma del fatto che non bisogna abbassare la guardia. Poco dopo lo stesso Pedrini è rimpiazzato da Piovanello, così De Cenco prende il posto di Paudice. Insomma, il Mantova non vuole mollare e al 27’ un tiro angolato da posizione golosissima di Monachello grazie al cielo non viene consegnato. Al 34’ esce Stanzani tra gli applausi: l’abbraccio con Sala, al suo posto entra Pesenti.
Anche Nicco viene sostituito con Lombardoni e qui gli applausi valgono doppi. Cambi anche in casa Mantova, ma quando avanza la Pro Patria, sa ancora rendersi minacciosa, come con Pierozzi. È Monachello però a segnare al terzo minuto di recupero.
Fischio finale e la gioia esplode: salvi! Almeno sul campo.
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