Una sala gremita, con oltre 100 persone presenti, ha fatto da cornice ieri sera, martedì 2 dicembre, al tradizionale scambio di auguri dell’associazione Lampi Blu. Nella sede di via Caprera, l’atmosfera natalizia si è intrecciata con temi di forte impatto sociale, fedele alla missione del gruppo presieduto da Paolo Macchi: promuovere la legalità e avvicinare i cittadini alle forze dell’ordine.
La serata non si è limitata al taglio del dolce tipico, ma è stata l’occasione per riflettere sulla sicurezza stradale e sulle conseguenze delle scelte individuali, grazie alla testimonianza di Antonio Savoldi. Poliziotto e scrittore, Savoldi ha dialogato con la moderatrice Martina Minari, presentando il suo libro “Ruggine di strada” e proiettando un cortometraggio che ha toccato nel vivo la platea. All’evento hanno partecipato anche il sindaco Emanuele Antonelli e i rappresentanti della politica regionale Romana Dell’Erba ed Emanuele Monti.
Storie crude per scuotere le coscienze
Il cuore dell'incontro è stato il racconto della strada, quella vera, vissuta in divisa. Non solo gli auguri di Natale, ma l'occasione, una volta di più, per fare sensibilizzazione, su più fronti. Savoldi, che ha lavorato nella Polizia Stradale, ha raccolto otto racconti nel suo ultimo libro, storie molto crude, storie di giovani.
Le narrazioni di Savoldi non fanno sconti e mirano a smuovere, in particolare, le nuove generazioni che l'autore incontra regolarmente nelle scuole. «Il primo racconto – spiega Macchi riprendendo le parole del collega – parla di un ragazzino che, dopo una serata brava caratterizzata dall'alto tasso alcolemico, si mette a fare impennate e ha un incidente. La sua fidanzata, trasportata dietro, muore, mentre lui rimane sulla sedia a rotelle per tutta la vita. È una cosa molto toccante, così come la difficoltà dei poliziotti nell'andare a casa delle famiglie ad avvisare, o l'incredulità dei genitori che spesso fingono di non capire e non accettano questa verità. Savoldi e il ragazzo adesso girano spesso nelle province di Bergamo e Brescia per raccontare questa storia, ora diventata un'opportunità di crescita».
Il "panettone solidale" e i giovani artigiani
La serata ha sancito anche il successo dell'iniziativa benefica legata al Natale: il panettone artigianale targato Lampi Blu. Un progetto che unisce la raccolta fondi alla valorizzazione delle eccellenze locali, nato dalla collaborazione con la Pasticceria Vezzaro di via XX Settembre.
«È un piccolissimo contributo di sostegno all’associazione che ci permette di mantenere attivi i progetti, tra cui quello dei defibrillatori, per l'acquisto delle placche e per la formazione – sottolinea Paolo Macchi –. I panettoni li sforna questa pasticceria che sorge davanti alla nostra sede: sono due fratelli, uno di 25 e l’altro di 22 anni, che fanno le nottate intere a lavorare e a impastare. Ci piaceva mettere insieme questi due mondi: due giovani che hanno scelto la via del lavoro duro e il sostegno alle nostre attività».
La risposta della cittadinanza è stata superiore alle aspettative: «Ne avevamo previsti una trentina, ne sono andati via 250 in una sola settimana, tanto che ne abbiamo dovuti ordinarne altri», commenta con soddisfazione Macchi.
Un impegno, quello dei Lampi Blu (arrivati ormai a circa 270 tesserati) che la cittadinanza sembra aver compreso e sposato appieno, come dimostra la grande affluenza di ieri sera. «C'è sempre un bel feedback – conclude Macchi –. È un po’ il principio ispiratore di questa associazione: far parlare tutti i mondi».








