Attualità - 10 novembre 2025, 15:15

Sicurezza a Busto, i commercianti a confronto con le Forze dell’Ordine

Incontro in Sala Tramogge: chieste più luci e pattuglie serali. Le autorità: «Fondamentale fare rete e segnalare subito le criticità». L'assessore Sabba: «Una città viva è una città sicura. Con il nuovo anno aumenteremo l'illuminazione»

Una città percepita come mediamente sicura, ma dove il buio delle sere invernali porta con sé ansia e insicurezza. I punti nevralgici in piazza Vittorio Emanuele II e piazza Garibaldi, il cambio di “comunità” che popola le vie di Busto prima e dopo le 19, il controllo del vicinato: sono questi alcuni dei temi emersi questa mattina durante un dialogo schietto e diretto scaturito dall'incontro che si è svolto nella Sala Tramogge dei Molini Marzoli. I commercianti della città hanno incontrato i vertici locali di Polizia di Stato, Carabinieri e Polizia Locale. L'evento, dal titolo "Sicurezza Urbana", è stato organizzato dall'assessorato alla Sicurezza e Sviluppo Economico, guidato da Matteo Sabba, in collaborazione con il commissariato di Polizia Locale e l'associazione Lampi Blu.

Un momento voluto per ascoltare le paure e le necessità degli esercenti e, al contempo, per fornire consigli e rafforzare quella rete di collaborazione fondamentale per la tranquillità della comunità.

La visione dell'Amministrazione

Ad aprire i lavori è stato l'assessore Matteo Sabba, che ha subito sottolineato il legame indissolubile tra vitalità commerciale e sicurezza. «Sicurezza e commercio devono camminare insieme: una città viva è anche una città sicura», ha dichiarato. «La sicurezza non è mai un punto di arrivo, ma un percorso che si rinnova ogni giorno, fatto di collaborazione, fiducia e rispetto reciproco». L'assessore ha evidenziato come l'incontro nasca da una precisa richiesta dei negozianti, per affrontare «temi pratici, come comportarsi in certe situazioni delicate e come gestire episodi critici», soprattutto in vista dell'imminente periodo natalizio. 

Sabba ha poi affrontato la complessità del contesto attuale, riconoscendo che «andiamo incontro a un'epoca in cui ci sono sempre più persone che non hanno titolo di stare nelle nostre città». Una situazione, ha aggiunto, che a volte frustra l'operato delle stesse Forze dell'Ordine, che «vedono il loro lavoro vanificato» da dinamiche che «non dipendono né dall'Amministrazione né da loro, ma dall'alto». Da qui, la necessità di «fare il massimo, mantenendo un filo diretto» e di agire come «un corpo unico, in cui anche i commercianti sono parte fondamentale della soluzione».

Durante l'incontro, l'assessore ha ribadito che è intenzione dell'amministrazione, quando si saranno spente le luci del Natale, potenziare l'illuminazione pubblica in alcuni punti della città.

Le paure dei commercianti: buio e parcheggi

Le voci dei commercianti, moderate da Hermes Schiavella dell'associazione Lampi Blu, hanno fatto emergere un sentimento comune: la preoccupazione per le ore serali. «Alle sette e mezza andare ai parcheggi risulta difficoltoso, siamo quasi tutte donne», ha raccontato Laura Tosi, commerciante di via Cardinal Tosi, chiedendo «un passaggio in più delle pattuglie». Un timore condiviso da altri colleghi, della zona pedonale ma anche di altre aree e quartieri. Hanno manifestato preoccupazioni simili anche Susanna Besozzi, Stefano Moretti, Serena Napoli e Cristina Riganti.

La richiesta di presenza e il nodo del 112

Oltre alle luci, si chiede una maggiore presenza sul territorio, evocando la figura del "poliziotto o vigile di quartiere" che, con un semplice passaggio a piedi nei negozi, fungeva da deterrente e punto di riferimento.

Ma la testimonianza più forte è arrivata dal titolare di un bar, che ha posto una domanda cruciale: «Quando è il vero momento di chiamare il 112?». Ha poi raccontato un episodio vissuto in prima persona: un uomo in stato di alterazione e armato di un grosso coltello nel suo locale. «Sono stato 7 minuti al telefono con il 112 sentendomi dire che non ero in grado di gestire la situazione», ha spiegato, amareggiato dal fatto che, poco dopo, lo stesso soggetto ha commesso un reato più grave.

Le risposte delle Forze dell'Ordine

La risposta delle autorità è stata netta e rassicurante. «Il momento di chiamare è quando voi vi sentite in pericolo», ha chiarito il luogotenente dei Carabinieri di Busto Francesco Caseri. «Noi preferiamo fare un intervento inutile piuttosto che dover arrivare dopo a fare l'altro intervento, sicuramente più complesso e pericoloso. Noi siamo a disposizione, è il nostro lavoro e potete contare su di noi».

Polizia, rappresentata da Giuliano Sabbioni, e Carabinieri hanno spiegato che il personale è sempre sul territorio, diviso per settori, anche se a volte impegnato in interventi meno visibili ma necessari.

Dal canto suo, la vicecomandante della Polizia Locale Maria Cristina Fossati, ha raccolto le istanze, assicurando il massimo impegno pur con le risorse disponibili, e ha rilanciato con forza l'importanza del Controllo del Vicinato Commerciale: «Noi siamo disponibili a sostenervi nel potenziare e creare altri gruppi, non solo in centro. È uno strumento che funziona e che va rafforzato».

Giovanni Ferrario

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