Sport - 28 novembre 2025, 22:34

Vorrei ma non posso: Pro Patria rimontata e sconfitta dalla Triestina

Al Nereo Rocco finisce 2-1 per i padroni di casa. Pur avanti in avvio di ripresa con una rete di Renelus, la squadra di Greco subisce la reazione di quella di Tesser. Dopo aver incassato la rete del pareggio da Vertainen ed essere rimasta in dieci per l'espulsione di Bagatti (entrato 3' prima), la beffa arriva all'87 a opera di Faggioli. I tigrotti sciupano l'occasione per fare il bis dopo il successo con la Pergolettese e rimettono in moto il tentativo di risalita dei giuliani, ora a -5 in classifica

Bertony Renelus (foto d'archivio)

Bertony Renelus (foto d'archivio)

Luci e ancor più ombre nel “friday night lights” della Pro Patria. Al “Nereo Rocco” di Trieste, la squadra di Greco si spegne sul più bello, proprio dopo essere passata in vantaggio e, complice anche la sciocca espulsione rimediata da Bagatti, lascia l'intera posta in palio a una Triestina che, al contrario di quanto accaduto la scorsa settimana con la Pergolettese, sa rinascere proprio contro i bustocchi. 

Pro Patria senza “colonna vertebrale” visto che, oltre al solito Schiavone a centrocampo, manca anche il perno della difesa Masi, infortunatosi con la Pergolettese, e bomber Mastroianni, che rimarrà fermo a 7 reti stagionali a causa della squalifica rimediata per raggiunto limite di cartellini gialli. 

Poi, al 18' la partita si accende così, “de botto”. Dopo un cross da destra di Giudici, imbeccato da un buon movimento di Ganz, su cui però né Renelus né altri sono ben appostati, l'Unione riparte ben più veloce di quanto la Pro Patria rinculi. I giuliani arrivano nei pressi dell'area di rigore in superiorità numerica (tre contro due e quattro contro tre) e intrecciando bene gli uomini in fuga: la palla, poi, arriva a Kljajic, solitario sulla sinistra, ma l'attaccante croato si fa “ipnotizzare” da Rovida, bravissimo ad aspettare il momento giusto per l'intervento. Poco dopo è provvidenziale una chiusura di Dimarco su Vertainen. 

I tigrotti iniziano a vedersi dopo la metà del tempo, ma né la conclusione di Renelus, né il colpo di testa di Ganz su cross dalla trequarti di Di Munno, sono efficaci, con Matosevic che non fa fatica a bloccare. Il primo tempo si chiude senza grossi sussulti, con una Pro Patria oculata (eccezion fatta per il brivido provato sul contropiede biancorosso), che ha fatto vedere anche qualche spunto interessante. 

E quando la ripresa è appena cominciata, arriva subito il vantaggio ospite: Dimarco dalla sinitra, Renelus trova la prima gioia personale ed esulta insieme ai compagni di squadra davanti ai 15 tifosi arrivati da Busto Arsizio. Anche in base a quanto visto fino alla boa di metà gara, i biancoblù potrebbero prendere il controllo della gara, ma la rete subita sveglia gli alabardati. Poco dopo, Ionita è innescato da un lancio di Gunduz dal cerchio di centrocampo. L'esperto calciatore rumeno fulmina Rovida con il destro, ma è evidente la sua posizione di offside sul passaggio del compagno di squadra. 

È però al 17' che la squadra di Tesser sfonda davvero: palla dentro di Gunduz, Rovida esce a valanga su Jonsson e riesce a respingere, ma la sfera rimane nei pressi dell'area piccola e il più lesto è Vertainen, che anticipa tutta la difesa bustocca e fa 1-1. 

Se la scorsa settimana i cambi di mister Greco avevano mutato l'inerzia della gara a favore, questa volta succede l'esatto opposto. La situazione, infatti, si complica ulteriormente un paio di giri di lancetta dopo, quando, su una palla vagante (e volante) Bagatti, che segue la traiettoria del pallone, alza troppo la gamba incocciando, con lo scarpino, sulla testa di Voca. Un attimo di paura per il triestino, che poi si riprende, ma soprattutto, nonostante le immediate scuse, cartellino rosso per il centrocampista della Pro Patria, costretto a lasciare il campo appena 3' dopo essere entrato al posto di Schirò. Greco si gioca la “card” per la revisione al fvs, ma il direttore di gara umbro Dini conferma il “colore” della decisione. 

Rischia di precipitare tutto al 34' su una transizione offensiva della Triestina, con Vicario che converge verso il centro e fa partire, con il sinistro, un rasoterra che supera Rovida ma va a incocciare sul palo esterno. 

Ma la valanga alabardata si ingrossa minuto dopo minuto e all'87' ecco arrivare l'inevitabile: D'Amore controlla una respinta fuori area di Citterio, apre per Vertainen che mette in mezzo un pallone morbido, su cui irrompe Faggioli di testa. L'inzuccata dell'abruzzese è vincente e la Pro sprofonda all'inferno. Triestina vicina anche al tris con D'Urso, ma il suo calcio a incrociare è fuori di poco. 

Arrembaggio bustocco negli ultimi 2': Udoh tiene palla al limite dell'area, difende la posizione, si accentra, e scaglia troppo centralmente, con Matosevic che blocca. Stesso destino, qualche manciata di secondi dopo, per il tentativo di Motolese. È davvero finita. Si chiude con un'altra sconfitta, una partita che sembrava poter avere tutt'altro destino e che invece la Triestina ha saputo ribaltare a proprio favore, tornando alla vittoria dopo due mesi pressoché esatti e risalendo a -5 in classifica, a 17 lunghezze di distanza dalla Virtus Verona e proprio dalla Pro Patria. 

IL TABELLINO
Triestina-Pro Patria 2-1 (0-0)

TRIESTINA (4-3-1-2): Matosevic; Pedicillo (31′ st Faggioli), Moretti, Anzolin, D’Amore; Crnigoj (14′ st Voca), Jonsson, Ionita (38′ st D’Urso); Gunduz; Vertainen, Kljajic (14′ st Vicario). A disposizione: Borriello, Neri, Palma, Kosijer, Kiyine, Ellertsson. All: Tesser.
PRO PATRIA (3-5-2): Rovida; Reggiori (45′ st Orfei), Motolese, Travaglini; Giudici, Schirò (22′ st Citterio), Di Munno, Ferri, Dimarco (31′ st Mora); Ganz (22′ st Bagatti), Renelus (22′ st Udoh). A disposizione: Gnonto, Viti, Schiavone, Aliata, Ricordi. All: Greco.

Arbitro: Dini di Città di Castello.
Marcatori: 2' st Renelus (P), 17' st Vertainen (T), 42' st Faggioli (T).
Espulso Bagatti (PP) al 25′ st per gioco pericoloso.
Ammoniti: Dimarco (PP), Jonsson (T).
Angoli: 3-1.
Recupero: 0'+6'.

Giovanni Ferrario


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