La piscina Manara Sartori sta destando interesse, confermando la retta via del project financing. Ma ha anche bisogno di altri soldi in questa fase. Se n'è discusso nel dibattito del consiglio comunale di Busto relativo alla variazione alla nota di aggiornamento al Dup 2025-2027 e variazione agli stanziamenti del bilancio di previsione, oltre che del piano triennale delle opere, con la presentazione dell'assessore Alessandro Albani.
Nel corso del confronto, Gianluca Castiglioni (Busto al Centro) coglie l'occasione per chiedere un approfondimento sulla piscina, come noto ferma durante la stagione invernale per gli ingenti lavori necessari. Già lo scorso mese era stata ribadita la data del 2027 per la riapertura (LEGGI QUI). Oggi il vicesindaco Luca Folegani ha fornito da un lato alcune cifre come i 102mila euro spesi dalla chiusura a favore di Agesp per lavori di manutenzione nei due anni, i 60 ad Acqua 13 per compensare le perdite della scorsa stagione estiva. Gli 82mila euro presenti nella variazione sono invece legati a una richiesta di Acqua 13 pervenuta il 31 ottobre per la previsione di ulteriori perdite: questa è la quota massima, se l'istruttoria comunale accerterà in chiave minore sarà ridotto erogato una cifra inferiore.
La buona notizia è che «sono già pervenute delle manifestazioni di interesse e di conseguenza ci sarà il project financing, con coinvolgimento di pubblico e privato». Sulle date non ci sono novità: «Siamo nelle mani dell'iter amministrativo».
Un'altra realtà che ha fatto discutere è il forno crematorio, al centro di una ratifica della variazione di bilancio. Agesp spa ha segnalato la necessità di intervenire al fine di ripristinare il corretto funzionamento del servizio, di qui la cifra di 130mila euro, finanziata con applicazione di avanzo di amministrazione. La ditta sta lavorando per «garantire la funzionalità e la continuità di questo servizio essenziale» ha detto Albani.
Poteva essere previsto per tempo, ha chiesto il consigliere del Pd Cinzia Berutti, e si poteva agire diversamente? È stato lo stesso sindaco Emanuele Antonelli a ribattere: «La manutenzione si fa, ma è molto vecchio, in condizioni precarie. È crollata la volta. Per questo stiamo realizzando quello nuovo. Allora spegneremo questo e lo rifaremo completamente, quando avremo l'autorizzazione per due forni». Intanto ci sono convenzioni con i forni di altre città, «come loro le hanno con noi in caso di problemi, con un mutuo soccorso». Considerazioni che non hanno convinto il Pd, così Paolo Pedotti ha annunciato l'astensione.




