Era attesa oggi, mercoledì 19 novembre, la sentenza nel processo per la violenza sessuale denunciata da una ragazza di 14 anni lo scorso aprile a Busto Arsizio, in un edificio abbandonato in via Vercelli (LEGGI QUI). Ma c'è stato un colpo di scena: l'imputato - un ventunenne di origini egiziane - ha cambiato avvocato e ha chiesto di produrre una chiavetta con video che secondo lui sarebbero stati girati lo stesso 14 aprile.
Un colpo di scena quello di oggi, dunque, davanti al Gup del Tribunale di Busto Arsizio Anna Giorgetti. Il pubblico ministero Massimo De Filippo aveva già formulato la sua richiesta di condanna: sei anni di reclusione. La famiglia della giovanissima vittima è rappresentata dall'avvocato Stefania Gennaro.
Ora questa richiesta dell'imputato: richiesta né accolta né rigettata, ma il giudice vuole esaminare i video per appurare se siano stati girati effettivamente quel giorno.
Tutto è stato rinviato al 4 dicembre.




