Attualità - 19 novembre 2025, 21:02

VIDEO. Violenza di genere, «chiuderemo il 2025 con 1.500 procedimenti penali». Fenomeno in aumento, ma Busto reagisce facendo rete

Magistratura, forze dell'ordine e associazioni si confrontano. Il sindaco Antonelli: «L'educazione deve partire dai genitori». La potente testimonianza di Manuela Carnini: «Otto anni fa ero qui come vittima, oggi come artista»

Una "Perfect Union", un'unione perfetta tra istituzioni, forze dell'ordine, mondo del volontariato e arte per affrontare il dramma della violenza di genere. Si è tenuto questa sera, 19 novembre, nell'Aula Magna del Tribunale di Busto Arsizio, l'evento "La bellezza del coraggio", un momento di riflessione e confronto aperto dalla toccante mostra personale dell'artista Manuela Carnini, in arte Fridami.

La serata, patrocinata dalla Città di Busto Arsizio, ha visto una tavola rotonda che ha riunito magistratura, forze dell'ordine, psicoterapeuti e operatori del settore, introdotta dai saluti istituzionali che hanno subito delineato la gravità del fenomeno sul territorio.

Il paradosso del Procuratore: «Dove c'è più parità, c'è più violenza»

Ad aprire i lavori è stato il Procuratore Capo, Carlo Nocerino, che ha fornito un quadro statistico allarmante. «Chiuderemo il 2025 con circa 1.500 procedimenti penali per reati di questo tipo, è un fenomeno in aumento», ha dichiarato, confermando i dati già anticipati.
Nocerino ha poi aggiunto una riflessione spiazzante, frutto di analisi a livello europeo: «La cosa che mi ha colpito di più è che i Paesi con l'indice di parità di genere più alto sono quelli in cui la violenza è più diffusa statisticamente. È un fenomeno certamente europeo, ma innanzitutto occidentale». Un paradosso che invita a un'analisi più profonda delle radici culturali del problema.

La testimonianza dell'artista: «8 anni fa ero qui come vittima»

A dare un'anima e una voce potente all'evento è stata l'artista Manuela Carnini, le cui opere facevano da sfondo alla conferenza. Il suo non è stato un semplice intervento, ma una testimonianza diretta e commovente. «Oggi sono qui come artista, esattamente 8 anni fa ero qui come vittima sopravvissuta alla violenza, perché ho avuto il coraggio di denunciare», ha esordito, creando un momento di forte impatto emotivo.
Carnini ha spiegato come l'arte sia stata la sua salvezza: «Ho trovato nell'arte la mia forza, la mia rinascita, che ha trasformato la paura e il dolore in coraggio, forza e creatività. Le mie opere sono la rappresentazione del dolore del cuore in sei fasi». Ha poi concluso con un appello: «Una donna che arriva a denunciare deve essere creduta, amata, supportata e protetta. Perché può cadere, può avere paura e vergogna del giudizio della gente, perché è molto semplice dire "ah, forse se l'è cercato"».

Il Sindaco Antonelli: «Educare i genitori, non solo i figli»

Visibilmente toccato, il sindaco Emanuele Antonelli ha ribadito la sua preoccupazione per i dati. «Sono un po' depresso a sentire questi numeri». Il primo cittadino ha insistito sulla necessità di un cambio di paradigma nell'approccio educativo: «Forse non basta più iniziare dalle scuole. Forse bisogna incominciare a fare lezioni ai genitori, perché è dalle famiglie che tutto parte. Altrimenti non ne usciamo più». Con il primo cittadino anche l'assessore ai servizi sociali Paola Reguzzoni, presenti anche i colleghi di giunta Chiara Colombo e Alessandro Albani.

Eva odv: «Un coraggio a due facce»

A spiegare il senso profondo dell'iniziativa è stata Emilia Barni, presidente di Eva odv. «"La bellezza del coraggio" è il coraggio delle donne che chiedono aiuto, ma anche quello di tutti gli operatori che ogni giorno si impegnano per proteggerle», ha sottolineato, spiegando come la sinergia tra tutti gli attori della rete sia essenziale per tutelare le donne.

Il supporto della Regione: «Fondamentale la sinergia»

A portare il saluto e il supporto di Regione Lombardia è stato il consigliere Samuele Astuti, che ha ribadito la necessità di un impegno congiunto. «È fondamentale la sinergia tra enti a tutti i livelli per affrontare una piaga sociale così complessa. La Regione è e sarà sempre al fianco di chi opera sul territorio».

La tavola rotonda, moderata dall'Avv. Elisa Rocchitelli, ha poi visto gli interventi di Flavia Salvatore (Sostituto Procuratore), Angela De Santis (Dirigente anticrimine Questura Varese), del tenente colonnello Andrea Poletto (Comandante Carabinieri Busto Arsizio), Valentina Manias (psicoterapeuta Eva Odv), Sandro Massi (Coordinatore Rete Antiviolenza) e Camilla Nocerino (psicoterapeuta CUAV Dorian Grey), in un confronto che ha toccato ogni aspetto del complesso fenomeno. 

Giovanni Ferrario

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