Busto Arsizio - 28 ottobre 2025, 21:38

VIDEO. Viale Boccaccio, la protesta in Comune. Il sindaco: «Fateci fare un mese di sperimentazione»

Prima del Consiglio comunale di Busto, presidio di una cinquantina di borsanesi residenti in via Cardinal Ferrari contrari alla chiusura del varco in corrispondenza del semaforo. Antonelli e Gorletta non si sottraggono al confronto

La protesta per la chiusura dei varchi centrali tra le due carreggiate di viale Boccaccio è arrivata in municipio. Come annunciato, questa sera (martedì 28 ottobre) un gruppo di residenti di via Cardinal Ferrari, a Borsano, si è radunato davanti a Palazzo Gilardoni prima dell’inizio del Consiglio comunale.

Sullo striscione e sulle magliette il loro messaggio: «No alla chiusura del varco di via Cardinal Ferrari». L’amministrazione non si è sottratta al confronto: prima il consigliere delegato alla Viabilità Alex Gorletta, poi anche il sindaco Emanuele Antonelli hanno ascoltato le rimostranze dei circa cinquanta residenti, contrari all’intervento sul varco vicino alle proprie case, all'altezza dell'incrocio regolato da un semaforo (leggi qui). Presente anche il comandante della Polizia locale Stefano Lanna.
«Fateci fare due mesi di sperimentazione», ha detto inizialmente il primo cittadino. Un periodo poi ridotto a circa un mese, dopo le proteste dei borsanesi. «Un’analisi dei dati va fatta», ha osservato Gorletta.

Antonelli ha compreso il malcontento dei cittadini, costretti a percorrere diversi metri in più per raggiungere le rotonde per potersi poi recare verso i negozi o i servizi del quartiere, come le scuole, o Legnano. «E anche le ambulanze dovranno fare più strada», ha detto qualcuno fra i presenti.
Il sindaco ha però chiarito che, a fronte di alcune decine di manifestanti, ci sono «migliaia di persone che rimangono in coda tutti i giorni che protestano».

A quel punto, i residenti hanno invitato a ripristinare la situazione esistente fino al 2021, quando vennero introdotti i cosiddetti semafori intelligenti. Una scelta dettata da motivi di sicurezza, che ha però avuto ripercussioni sul traffico.
Gli interventi successivi sulle tempistiche dei semafori non si sono rivelati risolutivi su questo fronte. Ecco quindi la decisione della giunta di attuare la nuova sperimentazione (leggi qui). Almeno per un mese di tempo.

Riccardo Canetta