Si è da poco conclusa la missione di Love Odv Ets nei Balcani. Un viaggio di cinque giorni tra Bosnia e Kosovo e Metochia, dedicato al monitoraggio dei progetti in corso e alla definizione di nuove iniziative solidali. Un’esperienza intensa, vissuta con spirito di fraternità e con il desiderio di trasformare la memoria di Raffaele Carlomagno in azioni concrete di bene.
Nei primi giorni in Bosnia, la delegazione ha visitato diverse scuole che, pur tra difficoltà materiali, continuano a garantire il diritto all’istruzione grazie all’impegno di insegnanti e studenti. A Kostajnica, l’incontro con la dirigente scolastica e il sindaco ha segnato l’avvio ufficiale del progetto “Centro Sportivo Raffaele Carlomagno”, pensato come spazio di crescita, gioco e inclusione per i giovani. Emozionante anche il momento dedicato ai bambini impegnati nell’apprendimento delle danze tradizionali, simbolo di identità e speranza.
Nei giorni successivi, la missione ha raggiunto il Kosovo e Metochia con tappe significative a Velika Hoca, Gornje Kusce, Novo Brdo e Draganac.
A Velika Hoca, un enclave di 400 abitanti, sono state consegnate borse di studio a tre giovani universitari, offrendo loro la possibilità di costruire un futuro per sé e per la loro comunità.
A Gornje Kusce, nella scuola “Petar Petrovic Njegoš”, è stato rinnovato il sostegno a docenti e studenti che fanno dell’educazione un vero seme di speranza.
A Novo Brdo, grazie alla collaborazione con Svetlana e le Cucine Popolari, ogni giorno oltre 2000 persone accedono a un pasto caldo, difendendo il diritto fondamentale al cibo.
La tappa conclusiva è stata al Monastero di Draganac, dove i monaci continuano a custodire la fede e la presenza spirituale di una comunità che resiste con dignità e amore.
La delegazione ha purtroppo potuto constatare situazioni di discriminazione etnica nei confronti della minoranza serba cristiano-ortodossa, che rendono ancora più prezioso l’impegno di chi opera per la convivenza e la pace.
Alla missione hanno preso parte l’assessore al Bilancio del Comune di Busto Arsizio Alessandro Albani, che ha voluto testimoniare personalmente il sostegno della città all’iniziativa, e una rappresentanza dei ragazzi della curva della Pro Patria, profondamente legati a Raffaele e determinati a perpetuarne la memoria attraverso l’impegno solidale.
«Ogni incontro ci ha ricordato che donare significa rendere possibile la speranza - dichiara Fabio Franceschini, presidente di Love Odv Ets -. Questi luoghi ci insegnano che anche con poco si può costruire molto, se si agisce con cuore e determinazione».
L’obiettivo ora è tornare entro un anno per verificare la realizzazione dei progetti avviati, in particolare il Centro Sportivo di Kostajnica, simbolo di continuità e di speranza per tanti giovani.
Love Odv Ets rinnova l’invito a tutti i cittadini e sostenitori a partecipare e contribuire alle iniziative dell’associazione, affinché il sogno di Raffaele continui a crescere e a generare futuro. Per sostenere i progetti: www.beloverevolution.eu/dona-ora e www.beloverevolution.eu.
Iban IT31F0306912080100000011273 intestato a “Love onlus” (il bonifico è deducibile dal reddito); tramite paypal e carte di credito cliccando sul link: paypal.me/LOVEonlus

L'ASSESSORE ALBANI RIENTRA DALLA MISSIONE NEI BALCANI: «ESPERIENZA CHE LASCIA UN SEGNO PROFONDO»
Rientrato dalla missione nei Balcani, l’assessore al Bilancio del Comune di Busto Arsizio Alessandro Albani condivide alcune riflessioni e impressioni maturate nel corso del viaggio.
«Vedere con i propri occhi le difficoltà di accesso ai diritti minimi fondamentali, come il cibo e l’istruzione, da parte di tanti bambini e ragazzi, colpisce profondamente -ha dichiarato Albani - soprattutto se si pensa al grande divario rispetto alle condizioni del nostro territorio».
«Sorprende constatare che tali situazioni, così vicine a noi geograficamente, siano ancora oggi così diffuse e radicate. E colpisce il clima di discriminazione che persiste in Kosovo e Metochia, dove le minoranze etniche, in particolare quella serba cristiano-ortodossa, vivono ancora in condizioni di forte isolamento sociale e culturale».
«Allo stesso tempo - aggiunge l’assessore - è stato commovente scoprire come il servizio delle Cucine Popolari, organizzato da Svetlana insieme alla Chiesa Serbo-Ortodossa, accolga silenziosamente tutte le etnie della regione, senza alcuna discriminazione. Un esempio concreto e straordinario di solidarietà universale, che va oltre le divisioni e restituisce dignità a chiunque ne abbia bisogno».
«Ma ciò che più di tutto stupisce è la dignità di tante persone che, pur in situazioni difficili, restano profondamente legate alla propria terra, alle proprie tradizioni e alla fede, elementi che rappresentano la base della loro resistenza e della loro forza interiore».
«Infine - conclude - una nota di colore che merita di essere ricordata: la straordinaria ospitalità incontrata lungo il viaggio. Un’accoglienza fraterna, sincera e inaspettata, che testimonia la grande umanità di queste popolazioni».
Nel corso del viaggio di rientro, lungo la strada tra Pristina e Belgrado, l’assessore Albani ha inoltre avuto modo di incontrare la Municipalità di Svilajnac, in Serbia Centrale, confrontandosi con il Vice Sindaco e altri funzionari comunali. Da questo primo contatto è emersa la volontà reciproca di approfondire la conoscenza e avviare future partnership territoriali, in un’ottica di dialogo e cooperazione internazionale tra comunità locali.




