Sport - 16 ottobre 2025, 13:30

FOTO. “Cercasi società, no perditempo”: la protesta degli ultrà della Pro Patria

Dopo la sconfitta con il Brescia e l’incertezza societaria sul passaggio di quote, è apparso nella notte uno striscione di contestazione in corso XX Settembre, nei pressi dello stadio Speroni, firmato con il simbolo dei “1919”, sigla che identifica una parte degli ultrà biancoblù

Un messaggio forte, diretto, che non lascia spazio a interpretazioni. Nella notte tra mercoledì e giovedì, in corso XX Settembre, è apparso uno striscione che recita: “Cercasi società, no perditempo!”. Firmato con il simbolo dei “1919”, sigla che identifica una parte degli ultrà biancoblù, il telo è stato appeso sulla rete metallica che delimita i campetti di allenamento adiacenti allo stadio “Carlo Speroni”, proprio dove un tempo sorgeva il cosiddetto “Maracanà”, storico parcheggio nelle giornate di partita. Questa mattina il telo è ancora presente ma è in parte stato staccato, o dal vento o dall'intervento di qualcuno.

Un gesto che rappresenta l'ultimo atto di un malcontento crescente, figlio di un avvio di stagione sportivamente disastroso e di un'incertezza societaria dovuta al passaggio di quote tra Patrizia Testa e la Finnat Fiduciaria (LEGGI QUI), che pesano sempre di più sul morale del popolo tigrotto. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la quinta sconfitta in nove giornate, arrivata nello scontro con il Brescia. Una partita in cui la squadra di mister Greco è apparsa rinunciataria e mai pericolosa, crollando in avvio di ripresa sotto i colpi di De Maria e Di Molfetta.

Il bilancio attuale è impietoso: solo 4 punti in classifica e ancora nessuna vittoria all'attivo. Una situazione che ha spinto la tifoseria organizzata a rompere gli indugi. Già lunedì, all’indomani della brutta prova contro le Rondinelle e al termine di una settimana segnata dalla multa della Procura Federale della Figc per la mancata trasmissione, nei tempi previsti, della documentazione relativa al passaggio del 49% delle quote societarie alla Finnat Fiduciaria Spa - vicenda che aveva fatto emergere il nome del manager bustocco Luca Bassi come titolare effettivo delle quote - Pro Patria Club, Tigrotto, Museum e una parte degli ultrà avevano chiesto ufficialmente un incontro pubblico con la società, sia con la componente di maggioranza che con quella di minoranza, e con il direttore sportivo Sandro Turotti.
Un appello per fare chiarezza sul futuro tecnico e societario, rimasto però, ad oggi, senza risposta.

In quel comunicato, i tifosi avevano espresso la volontà di evitare “azioni alternative atte a comunicare la preoccupazione e la delusione”. Il silenzio del club, a parte il video celebrativo uscito sul canale ufficiale della Serie A (LINK) poco tempestivamente nelle ore seguenti alla brutta sconfitta con il Brescia, ha evidentemente portato una parte calda del tifo biancoblù a scegliere un'altra via.

Giovanni Ferrario


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