Busto Arsizio - 27 settembre 2025, 21:36

Un colpo al cuore del teatro e di Busto: addio a Federico Grassi

L'attore e regista avrebbe compiuto 63 anni tra poche settimane. Bustocco, la sua carriera è nata con Delia Cajelli al Teatro Sociale. Quando parlò di Pirandello e della malattia nella sua opera: «È qualcosa che possiede un suo grande senso: un inno alla gioia di vivere». Il suo rapporto straordinario con i giovani e il ricordo di Daniele Geltrudi

Un colpo al cuore del teatro e di Busto: addio a Federico Grassi

Un colpo al cuore di Busto Arsizio - città di cui era originario e a cui ha dato tanto, attraverso il suo impegno al "Sociale Cajelli" - e al teatro: è scomparso Federico Grassi.

L'attore e regista avrebbe compiuto 63 anni tra poche settimane, il 19 ottobre, ed era residente a Vercelli. È scomparso oggi, dopo una breve malattia. Il suo immenso amore per il teatro, ha saputo trasmetterlo a Busto anche attraverso l'impegno con i giovani: nel cuore le Giornate Pirandelliane così care a Delia Cajelli. Chicco Grassi aveva infatti iniziato con lei ("Questa sera si recita a soggetto" l'ha visto salire sul palcoscenico a Busto nel 1982), poi si era diplomato alla bottega teatrale di Vittorio Gassman. La sua brillante carriera gli aveva dato tante soddisfazioni, lui aveva voluto manifestare la riconoscenza con il suo lavoro a Busto.

Rendiamo omaggio a Federico attraverso le sue stesse parole di due anni fa, quando interpretò "L'uomo dal fiore in Bocca", di Pirandello: «Mi piace interpretare l’elemento negativo, la malattia come qualcosa che possiede un suo grande senso: un inno alla gioia di vivere. Uno sprone a vedere la bellezza della vita in ogni situazione, anche negli aspetti più banali: nella natura, nel sorriso», spiega l'attore.

Sconvolti gli amici del teatro Sociale Cajelli. Racconta commosso Daniele Geltrudi di Educarte che lo conosceva da oltre 40 anni: «Quel suo debutto sulla mia scenografia di "Questa sera si recita a soggetto" è rimasto nel nostro cuore. Ho voluto a tutti i costi che creasse questa scuola, ho pensato subito che fosse un grande insegnante. Era il suo destino: insegnava ai ragazzi ad esempio camminare, perché c'erano mille modi, che esprimevano il personaggio».

Riguardiamo con le lacrime agli occhi, ma anche tanta gratitudine nei suoi confronti, questo video girato due anni fa dalla collega Laura Vignati alla pasticceria "Oscar".

Ciao Federico

Ma. Lu.

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