Una produzione che ha visto il coinvolgimento di tanti studenti anche nell’allestimento degli spettacoli, un cartellone di impronta classica con uno sguardo alla scrittura e alla regia contemporanea e una menzione particolare alla pièce su Goldoni. Quanto è bastato a far agguantare al direttore artistico di Educarte Federico Grassi e al regista Alberto Oliva un importante premio nazionale. A iscriverli negli annali del teatro italiano, il “Premio Franco Enriquez” che i due protagonisti della scena bustese hanno ritirato ieri, 30 agosto, al teatro Cortesi di Sirolo.
Eloquente la motivazione dove si sottolinea la direzione artistica ben condotta da Grassi che ha dato vita al teatro Sociale Delia Cajelli a una «stagione incentrata sulle produzioni, con delle scelte che ci presentano un cartellone di impronta classica, con un particolare sguardo alla scrittura e alla regia contemporanea. Importante il coinvolgimento di moltissimi giovani studenti degli istituti scolastici di Busto Arsizio, Gallarate, Legnano non solo come spettatori ma anche come parte attiva nell’allestimento degli spettacoli».
Una peculiare citazione alla messinscena sulla vita in commedia di Goldoni, “Baruffe, sottane, zecchini”, con la regia di Oliva, definito “interessante spettacolo” che «indaga dai “Memoires” e scava nel personale intimo del grande drammaturgo alla scoperta di fatti nuovi e piccanti della sua vita privata e di commediografo».
Un cenno anche agli interpreti che si sono fregiati dell’aggettivo “bravi”: a partire dallo stesso Federico Grassi nel ruolo di Goldoni, Claudia Donadoni, Gustavo Volpe, Silvia Giulia Mendola e Gea Rambelli.
Soddisfatto Federico Grassi che commenta: «Il premio della direzione artistica fa molto piacere perché racconta il lavoro svolto da un’equipe di persone di Educarte, tra cui Luca Galli, Daniele Geltrudi e Danilo Menato che hanno reso possibile il tutto e ci hanno sempre sostenuto sotto tutti i punti di vista».