Busto Arsizio - 19 agosto 2025, 09:15

Rifiuti abbandonati, Orazio Tallarida: «Non si può sempre prendere e portare via subito»

Il consigliere comunale, titolare della delega a Verde ed Ecologia, parla delle taniche contenenti liquidi lasciate in viale Rimembranze, al centro nei giorni scorsi di un vivace dibattito. E allarga la riflessione al fenomeno dello scarico abusivo di immondizia, cresciuto in modo esponenziale: «A breve riprenderò in mano la questione con sindaco e Agesp»

Il consigliere Tallarida, nel riquadro le taniche isolate in viale Rimembranze

Il consigliere Tallarida, nel riquadro le taniche isolate in viale Rimembranze

«I materassi in discarica si possono portare, non sono mica un problema. Perché ce ne sono così tanti lasciati in giro? È probabile che chi li butta in strada non sia in regola con la Tari, quindi la sua tessera sanitaria, il suo codice fiscale non farebbe alzare la sbarra del centro multi-raccolta. Non può entrare. Ma la misura ha una sua ragione. Serve, fra l'altro, a evitare che la discarica di Busto venga intasata da chi viene da fuori. Oltre che a negare l'accesso a chi non paga il servizio rifiuti». Orazio Tallarida, consigliere comunale con delega a Verde ed Ecologia, parte da qui per parlare di rifiuti abbandonati e delle taniche al parco Rimembranze (vedi QUI) che hanno scatenato il dibattito nelle ultime settimane. Che c’entrano le taniche con i materassi? «C’entrano – spiega Tallarida – perché i rifiuti lasciati un po’ dappertutto sono un tema complesso. Tanti pensano: lì c’è dell’immondizia abbandonata, basta prenderla e portarla dove dovrebbe stare. Ma non si può sempre procedere in tempi rapidi».

Intanto, c’è un problema di carattere generale. «Sono i cittadini corretti, quelli che pagano la Tari, a mettere le risorse necessarie per i servizi legati ai rifiuti. Ed è su di loro che ricadono anche i costi per mettere a posto gli abbandoni abusivi, piccoli o grandi. Poi ci sono i casi specifici, come quello delle taniche vicino al cimitero». Entra in gioco la qualità dei rifiuti: «Le etichette di quelle taniche dicono che contengono determinati liquidi. Ma come si fa a sapere, per esempio, se nei contenitori c’è il prodotto originario o se ci hanno messo dell’altro? Lì dentro potrebbero esserci sostanze pericolose per l’ambiente o per gli operatori… Bisogna fare le analisi, succede così quando si trovano liquidi abbandonati. Nel caso di viale Rimembranze è stata avviata la procedura ma in piena estate i tempi si allungano. Capisco che venga spontaneo pensare “basta prendere e portare via tutto” ma, ripeto, non sempre si può fare così: le cartacce sono una cosa, i materassi un’altra, le taniche un’altra ancora…».

Qualcosa, del resto, accomuna l’uomo della strada (almeno quello mediamente civile) e i rappresentanti dell’Amministrazione comunale: l’indignazione di fronte a comportamenti inqualificabili e la constatazione che gli abbandoni abusivi sono un fenomeno “esploso”. Un crescendo rossiniano, il loro, che merita un’attenzione nuova, inedita. «Certamente la tariffa puntuale ha un ruolo in tutto questo – riflette Tallarida – ma va anche detto che gli abbandoni sono aumentati un po’ ovunque, non solo a Busto. Ogni tanto si chiede l’impiego delle fototrappole per incastrare gli scaricatori. L’idea ha un suo perché ma parliamo di uno strumento adatto ad abbandoni consistenti. Oltre a questi, vediamo qualcosa di diffuso, immondizia lasciata in giro magari in piccole quantità ma senza vergogna, ovunque, anche alla luce del sole… Tanto per cambiare, la questione è complessa. L’Amministrazione comunale, il sindaco, io stesso la riprenderemo, appena concluso il periodo delle ferie. La approfondiremo anche con Agesp. Su una cosa siamo tutti d’accordo: la legalità va rispettata e difesa».

Stefano Tosi

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO AD AGOSTO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
SU