Busto Arsizio - 29 luglio 2025, 18:08

Giudice di pace di Busto, qualcosa si muove. Avviso straordinario per nuovo personale

Pubblicato un interpello nazionale per l’acquisizione di disponibilità all’assegnazione temporanea per cinque unità di personale amministrativo. Tovaglieri e Candiani: «Determinante la visita al Tribunale di Busto del sottosegretario Ostellari, del consigliere regionale Monti, del parlamentare Candiani». Quest’ultimo afferma che «il lavoro di squadra continua per risolvere le questioni ancora aperte»

Giudice di pace di Busto, qualcosa si muove. Avviso straordinario per nuovo personale

Giudice di pace al collasso a Busto Arsizio, qualcosa si muove. Dopo la lettera degli avvocati al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il Quirinale aveva reso noto di aver informato della situazione il Csm.
E oggi sul sito del ministero della Giustizia è stato pubblicato un «avviso nazionale straordinario per l’acquisizione di disponibilità all’assegnazione temporanea presso l’Ufficio del Giudice di Pace di Busto Arsizio di cinque unità di personale amministrativo non dirigenziale di ruolo dell’Amministrazione giudiziaria».
In particolare, si tratta di un cancelliere esperto, tre assistenti giudiziari e un operatore giudiziario. Le domande dovranno essere presentate entro l’8 settembre.

Soddisfazione per la pubblicazione dell’interpello straordinario per l’assegnazione di nuovo personale è stata espressa oggi dall’eurodeputata bustocca Isabella Tovaglieri e dal sindaco di Gallarate Andrea Cassani (il Giudice di pace di Busto ha sede a Gallarate). «Ringraziamo il ministro e il sottosegretario alla Giustizia Andrea Ostellari, la cui visita presso il Tribunale di Busto Arsizio, lo scorso aprile, ha contribuito a smuovere le acque per risolvere una criticità che si trascinava ormai da troppo tempo», hanno dichiarato i due esponenti della Lega.

«Determinante – hanno spiegato - la visita al Tribunale di Busto del sottosegretario, del parlamentare Stefano Candiani, del consigliere regionale Emanuele Monti, presenti i vertici della Procura, dell’Ordine degli Avvocati, della Camera Penale e dei Sindacati degli Avvocati. Oggi registriamo un passo avanti importante – concludono - ma continuiamo a essere impegnati per sanare anche la carenza di giudici. Su questo tema, di competenza del Consiglio Superiore della Magistratura, proprio ieri ci siamo nuovamente confrontati con il membro laico del Csm Claudia Eccher, presente all’incontro con il sottosegretario, che sta già lavorando a questo obiettivo».

Soddisfazione è stata espressa anche dal deputato Stefano Candiani: «L’interessamento del sottosegretario è stato molto importante, il territorio gli è grato per aver condiviso l’impegno a risolvere i problemi segnalati dall’Ordine degli Avvocati, che stanno creando molti disagi ai legali e ai tanti cittadini che si vedono costretti a ricorrere al giudice onorario. Il lavoro di squadra continua per risolvere le questioni ancora aperte. Comunque terremo alta l’attenzione sulla situazione dei tribunali di Busto e Varese, fino alla completa soluzione dei problemi emersi».

Su questo tema, Candiani e il collega deputato Andrea Pellicini (Fratelli d’Italia) hanno presentato la seguente interrogazione rivolta al ministro Nordio.

 Al Ministro della Giustizia - premesso che:

-il 3 luglio 2025, il Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Busto Arsizio ha inviato una lettera al Presidente della Repubblica per denunciare le penose condizioni in cui è costretto ad operare l’Ufficio del Giudice di Pace di Busto Arsizio con sede in Gallarate;

-l’Ufficio del Giudice di Pace di Busto Arsizio dispone di soli due Giudici e mezzo per le materie civili e di un Giudice per le materie penali, a fronte di un organico previsto di otto unità, mentre dispone di personale amministrativo per tre unità a fonte di una pianta organica che prevede dieci unità;

in ragione di quanto sopra, le prime udienze delle cause civili vengono fissate a circa un anno dal deposito del ricorso introduttivo, mentre alcuni rinvii arrivano a luglio 2031, con una durata media delle cause di sette – otto anni;

per ottenere un decreto ingiuntivo occorre più di un anno dal deposito del ricorso. Ad oggi, vi è un arretrato di quasi 10.000 ricorsi per decreto ingiuntivo;

occorre altresì considerare che l’Ufficio del Giudice di Pace di Busto Arsizio è competente su un territorio in cui vivono 380.000 persone e su cui insiste uno dei più importanti distretti industriali a livello nazionale e una rete commerciale molto sviluppata;

in una situazione di questo tipo, i cittadini sono gravemente danneggiati nel loro diritto di accesso alla giustizia e le imprese subiscono un costante pregiudizio nella loro competitività;

risulta non di meno evidente anche la frustrazione degli Avvocati del Foro di Busto Arsizio, che, a causa delle problematiche sopra descritte, si trovano impossibilitati, di fatto, nel tutelare al meglio i diritti dei propri assistiti.

Tutto ciò premesso, si interroga il Ministro per sapere se sia a conoscenza della grave situazione sopra descritta e quali iniziative siano già state o intenda intraprendere per porvi con urgenza rimedio.

Redazione

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