Promosso a pieni voti il Parco di Villa Gonzaga a Olgiate Olona. Sia chi lo frequenta abitualmente sia chi è solo di passaggio lo definisce “bellissimo”.
La grande area verde sorge tra via Greppi e via Tovo, un terzo lato è delimitato dagli edifici del Comune e il quarto si affaccia sul campo di atletica “Piero Ferrazzi” aprendo la vista sulla Valle Olona.
Qui sorgeva un tempo l’OPAI, l’Opera di prevenzione antitubercolare infantile (quello di Olgiate è stato il primo preventorio antitubercolare infantile d’Italia), e prima ancora il complesso era stato, tra le altre cose, dimora dei conti Greppi e dei principi Gonzaga. Dal 1976 la proprietà è passata al Comune.
Il parco è facilmente raggiungibile anche in automobile vista la presenza dei parcheggi. All’interno una zona è destinata ai giochi per i bambini, una porta aiuta i calciofili e per chi vuole cimentarsi nel ping pong è a disposizione un tavolo in pietra. In più non mancano i servizi igienici.
I numerosi alberi, tra cui abeti e querce, donano frescura, permettendo di passeggiare all’ombra, e non di rado ospitano le corse o gli spuntini di qualche scoiattolo.
All’incrocio dei due viali interni zampilla l’acqua dalla fontana dedicata a Luigi Mangiagalli (coinvolto nel progetto Opai e suo primo presidente effettivo).
L’area è pulita e curata e gli arredi sono in ottimo stato.
Nel parco si trovano persone di tutte le età, anziani che fanno due passi, i bambini che vanno in altalena, le mamme e le nonne che spingono le carrozzine, i cani con i loro padroni.
«Il parco mi ha fatto una bella impressione – afferma Michelangelo che viene da Modena ed è al parco con i suoi bambini – c’è l’ombra, è molto positivo che sia alberato, ci sono gli scoiattoli, i giochi vanno bene. E’ bellissimo. E non c’è il degrado che vedo a Modena».
Anche Rossano Pollacchi e Rosanna Matteotti sono di passaggio, vengono da Lucca. «Il parco è bellissimo – concordano - ci sono gli alberi, fa fresco ed è tenuto molto bene».
«Mi piace tutto il complesso», sono le parole di Zonia Marlene, turista peruviana.
Tiziana è in giro con il suo cagnolino: «Il parco è bello, pulito, fresco, ma – ecco la nota dolente – ci sono troppi cani liberi in giro e i padroni non li guardano».
Bruna Ciapparelli e Pasqualino Brunetti, 90 anni lei, 99 lui, rappresentano la memoria storica, ricordano quando qui c’era l’Opai. Tutte le mattine vanno a comprare il giornale e passano dal parco che definiscono «bellissimo e fresco, ben controllato e pulito. Unico aspetto negativo – sostengono – sono i cani perché i padroni non sempre raccolgono le deiezioni».
Mariagiulia Porrello
Parco di Villa Gonzaga, l’identikit
Ubicazione: centrale, di fianco al Municipio. Accessi da via Greppi e via Tovo
Accessibilità: buona disponibilità di parcheggi
Passeggini – sedie a rotelle: il parco è accessibile, attraversato da viali
Videocamere di sorveglianza: sì
Chiosco – bar: no
Fontanella acqua: no
Servizi igienici: sì
Stato delle panchine: ottimo
Giochi per bambini: sì
Area cani: no
Attrezzatura per fare sport: sì
Segni particolari: il parco, insieme a tutto il complesso di Villa Gonzaga, è stato dimora della nobiltà, poi ha assunto una vocazione assistenziale, infine, oggi, è di proprietà comunale