Busto Arsizio - 22 luglio 2025, 08:00

A PIEDI NUDI NEL PARCO. Tra meraviglie e magagne: il Parco del Museo del Tessile di Busto Arsizio, un cuore verde da amare (e curare di più)

Il Parco del Museo del Tessile di Busto Arsizio è un polmone verde ricco di storia e vitalità, nato sui resti dell’ex cotonificio Ottolini. Frequentato da bambini, famiglie e associazioni, ospita giochi, attività educative e momenti di svago. Ma accanto alle sue bellezze, emergono problemi di manutenzione, degrado e spazi abbandonati. Un luogo amato che merita più attenzione per rifiorire del tutto. IMMAGINI, VIDEO E IDENTIKIT

Continuiamo il nostro viaggio nei parchi di Busto Arsizio e della Valle Olona. Ecco dove siamo andati oggi.

Nel cuore di Busto Arsizio, proprio di fronte alla Chiesa di San Michele, c’è un luogo che racconta una storia antica, fatta di lavoro, memoria e bellezza. È il Parco del Museo del Tessile, un angolo di verde che abbraccia l’imponente edificio neogotico dell’ex Cotonificio Carlo Ottolini, oggi sede del Museo del Tessile. Ma questo parco non è soltanto un’oasi urbana, è anche uno specchio fedele della città: operosa, affezionata alle proprie radici, ma alle prese con qualche trascuratezza difficile da ignorare.

Nato nel 1984, laddove un tempo sorgevano i capannoni del cotonificio, il parco rappresenta una delle prime operazioni di rigenerazione urbana della città. Una trasformazione intelligente: dalle trame del cotone alla trama sociale, dal rumore delle macchine industriali alle risate dei bambini. Nel 2000, proprio al centro del parco, è stato eretto il monumento celebrativo dell’Operosità Bustocca, realizzato dallo scultore Padre Nazareno Panzeri. Un tributo inciso nella pietra con le parole In labore virtus – “Nel lavoro, la virtù” – a ricordare l’identità profonda di Busto Arsizio.

Il giardino che circonda il museo è ampio, verde, vivo. Offre uno spazio democratico: giochi per i più piccoli, aree per biciclette, uno skate park, panchine all’ombra, vialetti per le passeggiate e luoghi di sosta che invitano al relax o alla socialità. Per anni, ha ospitato anche una pista di pattinaggio e, in inverno, persino il pattinaggio su ghiaccio. Una versatilità rara. 

«È l’unico parco a Busto Arsizio dove ci sono così tanti giochi per i bambini» racconta Antonella Maggio, una nonna che porta spesso qui i nipoti. «C’è tanto verde. Peccato solo per i sei alberi abbattuti vicino all’area giochi: offrivano ombra preziosa d’estate. Ora i bambini giocano sotto il sole cocente».

Anche i piccoli protagonisti del parco confermano quanto sia apprezzato. Leonardo, 10 anni, non ha dubbi: «Mi piace perché posso girare in bicicletta». Per Giacomo, coetaneo, il bello è lo spazio: «C’è tanto verde, possiamo giocare a palla». Ludovica, invece, si lascia incantare dalle altalene.

Il parco è un punto di riferimento anche per i ragazzi diversamente abili dell’associazione “Progetti Fantasia”. «Ci divertiamo un sacco» raccontano. «Corriamo, andiamo sull’altalena, giochiamo». Le loro mattinate cominciano in piazza per una colazione insieme, poi un salto in biblioteca e infine qui, tra gli alberi e i giochi, per vivere momenti semplici ma importanti.

E non finisce qui. C’è chi ha fatto del parco anche un’aula a cielo aperto. Le insegnanti Cristina Di Scetta e Beatrice Bellini della scuola “Junior English Academy” hanno scelto proprio questo spazio per il “Summer Camp”. «Ogni giorno dalle 9.30 alle 12 proponiamo attività diverse – raccontano –: letture, giochi a tema, laboratori creativi. Tutto rigorosamente in inglese». Una didattica vivace, immersa nella natura, che coinvolge i bambini e regala una nuova anima al parco, almeno per tutta l’estate.

Ma accanto alla bellezza, emergono anche le magagne. E sono visibili. Come una ferita aperta, l’area una volta destinata alla pista di pattinaggio è oggi una gettata di cemento dimenticata, spoglia, abbandonata. Accanto, un edificio laterale mostra i segni del degrado: scritte sui muri, locali vuoti, vetri rotti, erbacce che sembrano avere la meglio sull’incuria. Anche Giuseppe Martello, frequentatore abituale, esprime una certa amarezza: «Il verde è bello, ma alcuni rubinetti non funzionano. E i cani? Corrono ovunque, anche tra i bambini. Ci vorrebbe un’area dedicata, chiusa, come in altri parchi».

La sensazione è quella di un parco con un enorme potenziale, che però fatica a essere gestito con continuità e attenzione. Una macchina bella ma lasciata un po’ troppo andare. Le panchine sono curate, i giochi spesso in buono stato, ma l’insieme soffre la mancanza di una visione più organica, di una manutenzione regolare, di una vigilanza più presente. Le scritte sui muri, i rifiuti abbandonati, gli angoli morti che diventano invisibili al controllo civico sono il prezzo dell’abbandono.

Eppure, nonostante tutto, il Parco del Museo del Tessile continua a essere un punto di riferimento vitale per la città. Un luogo dove la memoria industriale incontra le esigenze contemporanee. Dove i bambini corrono e ridono, dove gli anziani leggono il giornale all’ombra, dove i giovani si sfidano con lo skateboard, dove si parla inglese, si fa colazione insieme, si impara, si gioca, si vive.

C’è qualcosa di profondamente bustocco in questo parco: l’energia, la laboriosità, la concretezza. Ma come ogni opera umana, anche questo spazio ha bisogno di cura. Di attenzione. Di investimento, non solo economico, ma culturale e affettivo. Perché se in labore virtus, allora anche prendersi cura del verde, degli spazi comuni, della bellezza condivisa è una virtù da coltivare. E il Parco del Tessile, con le sue ombre e le sue luci, lo ricorda ogni giorno a chi lo attraversa. (VIDEO)

Identikit

Ubicazione: vicino alla chiesa di San Michele, accessi dalle vie Volta e  Galvani. Vicino al centro di Busto Arsizio

Accessibilità: presenti piste ciclabili e ciclopedonali lungo via Galvani. Buona disponibilità di parcheggio in un ampio parcheggio per auto e lungo le vie Galvani, Calatafimi e Albertario

Passeggini - sedie a rotelle: il parco è attraversato da comodi e ampi vialetti

videocamere di sorveglianza:

Chiosco - bar: sì, ospitato in un locale del museo del tessile

fontanelle acqua:

servizi igienici: sì, all'interno del museo del tessile

stato delle panchine: buono

giochi per bambini: sì e numerosi 

attrezzature per fare sport:

 

Laura Vignati

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