C’è tempo fino a stasera per unirsi al popolo biancoblu e assistere alle partite del Trofeo Daghidaponta (vedi QUI): la finale del torneo che va in scena all’oratorio del Redentore è in programma alle 20.30 di oggi. Ma anche prima di sapere chi si aggiudicherà il torneo (sono 12 le formazioni in lizza) un primo bilancio è già possibile. Lo traccia il promotore dell’iniziativa e del grande ritorno, Lele Magni: «È andata davvero bene. Parlo della partecipazione, ovviamente, che poi è l’obiettivo principale del Daghidaponta. Ribadisco con convinzione quello che ho già detto: c’era bisogno di trovarsi di nuovo. Per chi vive la Pro Patria e ciò che le sta intorno è stato un anno calcistico difficile, in campo e fuori, tra retrocessione e lutti».
Tre quelli “eccellenti”: Fabio Bastianon, Giorgio Giacomelli, Raffaele Carlomagno. «Risultati sportivi e perdite hanno messo tutti a dura prova ma credo che questa stagione abbia finito con l’unire. Si percepiva la voglia di stare insieme, nello spirito che è sempre stato del Daghidaponta, il torneo di tutti e di nessuno. Ci ritroviamo come una famiglia a cui, qualche volta, capita di essere un po’ disfunzionale. Ma che resta una famiglia. Oggi è bello vedere giocare anche ragazzini e, intorno al campo, qualche centinaio di persone».
Inevitabile il pensiero alla Serie C, alla possibilità di disputarla anche l’anno prossimo (vedi QUI): «Inutile negarlo, di questa prospettiva, tra una partita e l’altra, si parla. Meglio: si parlotta. Ne abbiamo viste tante, siamo prudenti. Intanto, ripeto, stiamo insieme».