Valle Olona - 03 maggio 2024, 07:20

Avanti a lavorare per Castellanza e per Mirella: «Ma prima grazie a tutti voi per questo affetto»

Il consiglio, la grande piazza lineare da inaugurare, i progetti per quest'anno di mandato: il sindaco reggente Cristina Borroni fa il punto. E al centro quello che stava a cuore moltissimo a Mirella Cerini: «Il Comune, la casa di tutti»

Il sindaco reggente Cristina Borroni in chiesa e nel riquadro Mirella Cerini

Il sindaco reggente Cristina Borroni in chiesa e nel riquadro Mirella Cerini

Si continua a lavorare, per Castellanza e in nome di Mirella Cerini. Non prima di prendersi ancora un momento per dire grazie: a tutti coloro che hanno reso possibile giovedì 2 maggio lo svolgimento di un ultimo saluto al sindaco come avrebbe voluto lei (LEGGI QUI).

Cristina Borroni è ora sindaco reggente: lo sarà per un anno, fino a primavera 2025. Lei e la squadra tutta stanno affrontando il cammino amministrativo, senza colei che dal 2016 teneva il timone. Ci si fa forza e l'affetto di questi giorni ha aiutato senza dubbio.

C'è il consiglio originariamente programmato il 30 aprile per il rendiconto di gestione 2023, che ora va rifissato. Dovrebbe essere convocato per la seconda metà di maggio, arricchito di altri punti. C'è un altro appuntamento rimandato in questi giorni, che mette il magone: la grande piazza lineare dell'Olona, che doveva essere inaugurata lo scorso primo maggio. Lo stesso giorno in cui veniva allestita la camera ardente del sindaco.

Ci teneva tantissimo, Mirella Cerini, e si farà. Non adesso. «A settembre, dopo l'estate - spiega Cristina Borroni - Avevamo fatto fatica a trovare questa data e ne avevamo un'altra in caso di maltempo».

Si farà, a tempo debito, lungo quest'anno che coincide anche con ill mezzo secolo di Castellanza città.

Sì, si lavora a Palazzo Brambilla, ma prima il pensiero non può non tornare alla cerimonia funebre di giovedì 2 maggio: «Ringraziamo le autorità e chi è intervenuto e ha manifestato la vicinanza. Diciamo grazie a chi ha curato e si è speso per la  celebrazione, dal punto di vista religioso e per l'accoglienza. Siamo riusciti a garantire il posto alle autorità e anche alla gente, perché a noi premeva. Mirella avrebbe voluto così».

Si è rivelata una cerimonia «senza fronzoli e molto sentita, semplice». Il collegamento da San Giulio al teatro di via Dante ha avuto anche un tifo, letteralmente, particolare: «Grazie alla Castellanzese che ha dato il supporto per la parte tecnica mettendo a disposizione gli strumenti per la diretta. È stato il presidente Alberto Affetti ad avere l'idea». In questo modo, molte più persone hanno potuto seguire l'ultimo viaggio del sindaco.

Nella chiesa spiccavano tantissime fasce tricolori, ciascuna un omaggio silenzioso a Mirella che l'ha indossata fino all'ultimo. Una solidarietà che non ha conosciuto confini geografici o di partiti. Mercoledì davanti alla camera ardente il sindaco di Busto Emanuele Antonelli aveva promesso collaborazione e sostegno a Castellanza. 

«Ringrazio davvero per la disponibilità di tanti sindaci - osserva Borroni - Mi hanno anche telefonato per offrirla, un sostegno reale. Anche il prefetto».

Il punto è che davanti non si avranno tre anni per portare avanti il programma, bensì uno. Che cosa accade con questo ristretto orizzonte temporale? «Dobbiamo concentrarci su ciò che dobbiamo portare avanti in quest'anno». Ma intanto c'è un progetto caro a Mirella Cerini e da lei realizzato, che si vuole far fiorire ogni giorno; l'ha menzionato la stessa Borroni durante il messaggio in chiesa. 

Il Comune, volevi che fossi la casa di tutti.

Quella presenza costante, quel rispondere alle associazioni e ai cittadini, prendersene cura, accogliere è un'opera che solo apparentemente non si può vedere: in realtà, in questi giorni è stato ben visibile. Nel viavai, nei volti, nei messaggi, in una parola nell'affetto dei castellanzesi per il loro sindaco.

Marilena Lualdi

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