Calcio - 08 luglio 2023, 07:00

LA STORIA. Riccardo, in ogni momento e soprattutto in quelli che contano per la Pro Patria. Chissà che occhi lucidi di orgoglio avrà Taglioretti lassù per mister Colombo

Riccardo Colombo alla prima esperienza in panchina: scelta naturale, non facile. Con le sue insidie, ma senza paura. E che bella storia da raccontare ai giovani tigrotti

Riccardo Colombo, a destra affiancato al mitico Pippo Taglioretti, sotto con il ds Turotti alla festa di compleanno della Pro

Riccardo Colombo, a destra affiancato al mitico Pippo Taglioretti, sotto con il ds Turotti alla festa di compleanno della Pro

Non era ancora terminato il campionato: Vargas aveva annunciato come concluso il suo anno da allenatore della Pro Patria e in pole position a sostituirlo c’era già Riccardo Colombo. In mezzo all’ufficialità, solo il (percorso) a Coverciano. LEGGI QUI

Non è la scelta “facile”: da capitano a mister della squadra che per te ha significato tanto, se non tutto, è anzi sfida insidiosa. Senza paura, ma con consapevolezza di cosa significhi "esordire" in casa: i brividi, difficile decifrarli a volte. Del resto, i primi semi si sono gettati con il ruolo nel settore giovanile e poi nello staff della prima squadra. 

Dovrà fare esperienza giorno dopo giorno, ma in ogni terreno è come cominciare da capo: ci sono allenatori che hanno compiuto imprese e poi subìto disfatte in campi diversi.

Cosa sarà la Pro Patria allenata da Riccardo Colombo - e con accanto una colonna come Beppe Le Noci -  lo vedremo nel prossimi mesi.

Adesso “accogliamo” Riccardo pensando soprattutto ai ragazzini che stanno iniziando. A ciascuno speriamo che sarà raccontata la sua storia: quella di un giovane di questo territorio, che qui ha cominciato, non si è mai adagiato, ha speso il suo talento fino alla serie A e fino all’ultimo istante ha dato tutto: le danze finali in campo le ha volute vivere con la sua Pro Patria e mica a ritmo blando. Si è distinto per sacrificio, empatia, sportività: abbiamo perso il conto dei premi fairplay per quel non ininfluente rigore a cui rinunciò.

Senza mai darsi arie, senza post autocelebrativi sui social, ma sempre con spirito di gruppo, Riccardo ha continuato il suo cammino con naturalezza e tutto ciò rappresenta un messaggio fondamentale per gli aspiranti calciatori. 

Lo rivediamo in tanti flash ora: sul campo, il suo intuito, poi l’esperienza che mostra la direzione giusta, non previene gli errori ma sa come raddrizzarli quando si è stanchi o semplicemente umani.

Lo rivediamo, anche, con gli occhi lucidi di commozione al funerale di Pippo Taglioretti: il recordman della Pro Patria, sì, e soprattutto un uomo autentico che voleva bene al suo più giovane concittadino con il cuore come lui biancoblù. Lassù gli occhi lucidi li avrà ora Pippo a vedere mister Riccardo Colombo, ma di orgoglio.

Ricky che c’è sempre stato, in ogni momento per la Pro Patria. A partire da quelli che contano, come questo.

Marilena Lualdi


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