Brucia. L'allenatore della Pro Patria Vargas usa questo termine guardando alla sconfitta di settimana scorsa contro la Pergolettese, allo Speroni. Ma brucia anche che quello stadio fosse vuoto. E lo dirà senza remore e con garbo poco dopo.
È la vigilia di Virtus Verona-Pro Patria. I tigrotti vogliono voltare pagina dopo una partita che ha cambiato faccia rapidamente e nel modo peggiore. «Abbiamo rischiato pochissimo, abbiamo fatto due errori gravi - dice il mister riferendosi ai due goal incassati su palla inattiva - non era una grande partita livello tecnico, loro sono una squadra molto organizzata che ci ha fatto giocare pochissimo».
Come si presenterà invece Verona nel suo campo che tra l'altro - come ricordato da Vargas - è molto stretto e piccolo. «Non perde da un po' -analizza - e ha fatto risultati importanti. Come offensivamente importanti sono diversi giocatori. Vediamo come lo affrontiamo noi».
Perché è sempre quella la vera storia: si gioca con la propria personalità, la propria attenzione e il campionato ha insegnato come in questo modo si siano domate anche avversarie - che si credevano - superiori o comunque guardavano dall'alto della classifica. Classifica che comunque vede la Pro in posizione di tutto rispetto a 43 punti. La salvezza è la prima tappa, ma si sa che i tigrotti vogliono e possono sognare. Da soli, tuttavia viene male.
«Noi non facciamo calcoli per andare ai playoff o arrivare primi, noi facciamo calcoli per vincere ogni partita in qualsiasi campo» ribadisce l'allenatore. E poi si toglie quel sassolino che dall'ultima partita faceva particolarmente male.
I tigrotti sanno quello che possono fare. L'euforia pensando ai playoff? A Busto?
«Se la gente ci credeva... veniva allo stadio. Contro la Pergolettese non c'erano neanche 100 persone allo Speroni - osserva - c'erano più tifosi avversari. Lo stadio era vuoto, zitto dispiace perché in un momento di difficoltà avevamo bisogno del sostegno della gente».
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Ma torniamo a pensare a Verona. Domani ore 17.30: restano le emergenze, più forte deve essere però la capacità di fare gruppo e adattarsi come questi tigrotti hanno dimostrato a più riprese.
Indisponibili: Brignoli, Ferri, Lombardoni, Parker, Rossi, Vezzoni.
Diffidati: Bertoni, Gavioli, Ndrecka, Perotti, Molinari. Sportelli.