Sport - 27 novembre 2021, 18:05

«Facciamo quadrato attorno alla Pro Patria»

Dopo la delicata settimana societaria e alla vigilia della tosta trasferta a Trieste Luca Prina si rivolge a «tutte le forze che vogliono bene ai tigrotti» per dare loro serenità ed equilibrio. Torna Piu, fuori Vezzoni, anche la difesa deve stringere i denti. Eppure si cercano tre punti per continuare il percorso della salvezza

Luca Prina alla vigilia di Triestina - Pro Patria

Luca Prina alla vigilia di Triestina - Pro Patria

Una Triestina carica dopo la vittoria energica sul Legnago e una Pro Patria reduce da una settimana scossa dal cambiamento di società. Nonché, tornando con lo sguardo sul campo, capace sì di riprendersi un punto dopo due batoste ma certo non con uno spettacolo capace di placare i timori dei tifosi. La sfida è questa e si profila inquietante messa così.

Luca Prina, alla vigilia della trasferta di Trieste, allora si rivolge a tutti. Non solo ai suoi tigrotti. «Per quello che è la mia responsabilità sarà importantissimo fare quadrato, essere coesi con la parte trainante della Pro, squadra, pubblico, ultras, anche i giornalisti, le componenti che sono la storia di Busto e hanno bisogno, necessità e desiderio che la Pro Patria continui a esserci».

Chiede appoggio e pazienza, «il coinvolgimento di tutte le forze che vogliono bene alla Pro, l’allenatore tigrotto, che si dice fiducioso del passaggio societario, ma non si può «mettere la testa sotto terra e far finta di niente». Questo dopo sei anni nel segno di un gruppo che aveva impresso tranquillità e calma.

Ma sul campo? «C’è bisogno di una prestazione importante, di tre punti per continuare il percorso della salvezza». Proprio contro la Triestina? Lui stesso la considera una delle «favorite alla vittoria finale, dopo una partenza a singhiozzo».

La Triestina da parte sua ha delle assenze, ma oltre alla qualità della squadra in sé spicca un forte aspetto motivazionale per la scomparsa del preparatore Marcuzzi che sarà anche ricordato domenica. Tant’è che il difensore Capela ha affermato nei giorni scorsi che più che il modulo, conta proprio questo: la motivazione. Anche Prina condivide come sia fondamentale, pur facendo i conti con una rosa che non riesce a lasciarsi alle spalle i guai fisici.

Piu rientra, ma dopo un mese non ci si può aspettare un recupero pieno, e del resto esce Vezzoni, non per un breve periodo. Sarà indisponibile Colombo, è squalificato Molinari, diffidati Pizzul e Bertoni, Saporetti e Sportelli dovranno stringere i denti. Si annuncia insomma «una linea difensiva un po’ rabberciata».

Come fare? Con quella forma geometrica: il quadrato. Con l’offrire tutti insieme quell’equilibrio di cui i tigrotti hanno bisogno, afferma. Senza perdere la consapevolezza degli errori e di quanto si è buttato via: «Gridano vendetta tre punti, due persi con la Giana, uno con Fiorenzuola. Non sono soddisfatto della partita contro il Seregno, ma è la partenza per salvarsi».

Né si sottrae, Prina, a ulteriori riflessioni su quanto è accaduto in società. Conferma la stima a Patrizia Testa, ora presidente onoraria, come conferma quello che è diventato un compito se non primario, cruciale per lui: «Dobbiamo essere ancora più bravi a compattarci per migliorarci e portare a casa i risultati. Questo deve avvenire non lasciando sola la squadra».

E la fiducia nei confronti della nuova società la esprime così: «Ci aspettiamo risposte funzionali al bene della squadra».   

Marilena Lualdi


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