Politica - 18 dicembre 2025, 14:58

Scritte contro Meloni, la ferma condanna di Laura Rogora: «Insulto a tutta la città»

Il presidente del consiglio comunale di Busto interviene dopo le frasi contro la premier apparse sulle sedi politiche: «Non è semplice vandalismo, ma istigazione alla violenza che richiama stagioni di sangue»

Scritte contro Meloni, la ferma condanna di Laura Rogora: «Insulto a tutta la città»

Dopo i gravi episodi registrati negli ultimi giorni a Busto, con la comparsa di scritte minatorie sulle facciate delle sedi politiche di Lega (LEGGI QUI) e PD (LEGGI QUI), interviene la presidente del consiglio comunale Laura Rogora. L’esponente di Fratelli d’Italia condanna con fermezza i messaggi di odio nei confronti della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, richiamando tutte le istituzioni locali all'unità nella difesa dei valori democratici e del confronto civile.

Ecco le parole di Rogora: «A distanza di due giorni vorrei esprimere il mio pensiero come Presidente del Consiglio Comunale in merito ai fatti accaduti a Busto Arsizio.

In qualità di Presidente del Consiglio Comunale di Busto Arsizio, esprimo la mia più totale e ferma condanna per le scritte ignobili e violente apparse sulle sedi politiche della nostra città. Vedere frasi come 'Spara a Giorgia' accompagnate da simboli che richiamano stagioni di sangue che speravamo sepolte dalla storia, è un insulto non solo al Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, ma a tutta la comunità di Busto Arsizio.

Come esponente di Fratelli d'Italia, provo un profondo sdegno. Queste non sono critiche politiche, ma minacce di morte e istigazioni alla violenza che non possono essere derubricate a semplici atti di vandalismo. È un attacco diretto alle istituzioni democratiche e alla convivenza civile. 

Da Presidente del Consiglio comunale ritengo doveroso ribadire che le istituzioni locali, al di là delle appartenenze, devono essere unite nella difesa dei valori democratici, del confronto civile e del rispetto reciproco. Busto Arsizio è una città di democrazia e di lavoro, e non si lascerà intimidire da pochi fanatici che tentano di inquinare il clima politico locale con richiami eversivi.

Il mio pensiero e la mia solidarietà vanno innanzitutto al Presidente Giorgia Meloni, vittima di un odio ideologico inaccettabile, ma anche a tutti i militanti che ogni giorno vivono con passione e sacrificio le nostre sedi. Chi scrive quelle parole con la vernice non cerca il dialogo, cerca lo scontro e la paura. Confido nel lavoro delle forze dell’ordine affinché i responsabili di questi gesti vengano individuati al piu’ presto. 

A Busto Arsizio non c’è spazio per l’odio, per le minacce e per chi tenta di riportare indietro l’orologio della storia. La violenza politica, verbale o simbolica, non è mai accettabile e va isolata con fermezza.

Nessuna minaccia fermerà il nostro impegno per la città e per il Paese. La politica deve restare confronto di idee e sottolineo confronto di idee e proposte, mai violenza».

Giovanni Ferrario

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