A Gallarate il clima politico rimane incandescente, ma uno dei due fronti decide di fare un passo indietro. La contro-manifestazione promossa da Verdi-Europa Verde, annunciata nelle scorse ore in concomitanza con il presidio dell’estrema destra previsto per domenica, è stata ufficialmente rinviata. Una scelta maturata dopo un confronto serrato con le istituzioni e con le forze dell’ordine, impegnate a evitare un incrocio in piazza che avrebbe potuto degenerare in tensioni difficilmente controllabili.
I Verdi hanno quindi scelto la strada della responsabilità. «Non vogliamo alimentare disordini né dare spazio a derive violente», spiegano dal gruppo, che rimarca la necessità di preservare la sicurezza dei cittadini pur continuando a contestare radicalmente i contenuti politici del presidio di destra. La contro-iniziativa non è stata cancellata, ma rinviata a data da destinarsi, «in un contesto più sereno e dove sia garantito un confronto civile».
Resta confermato invece il ritrovo dei gruppi dell’estrema destra, che hanno ribadito la volontà di scendere in piazza nonostante il monitoraggio rafforzato delle forze dell’ordine. Una presenza che mantiene alta l’attenzione e che continua a dividere l’opinione pubblica gallaratese, già messa alla prova sei mesi fa dal “Remigration Summit” che aveva attirato in città militanti radicali e sostenitori internazionali delle teorie sull’espulsione su base etnica.




