Nebbiuno è familiare a tanti bustocchi (vedi QUI) e familiare è il suo “Bar Centrale”. Un’istituzione per molti grazie a colei che del locale è l’anima: Anna Possi, 101 anni, la barista più longeva d’Italia. Che Antonio Tosi, il Pedèla, custode e cultore della tradizione a Busto, è andato a trovare con la moglie Antonella. «È una sorta di tradizione, per me, anche quella delle visite alla signora Anna. Incontrata grazie a un amico e diventata, nella mia considerazione, una star».
Per la longevità, certo, ma anche per la capacità di entrare in sintonia con le persone: «Dalla signora Anna si va, volentieri, per scambiare due parole. Ci si dice come vanno le cose e lei, che ricorda perfettamente chi ci ha presentati, raccomanda di portare i suoi saluti alle conoscenze comuni. Colpisce un po’ tutti: non può essere un caso che persone provenienti anche da lontano si facciano fotografare con lei. I bustocchi arrivano da qualche decina di chilometri ma ho visto motociclisti tedeschi chiederle un selfie».
Tosi coltiva l’idea di portare la signora Anna a pranzo, per chiacchierare con più agio: «Ma è difficile, dice che non vuole farci spendere e che lei mangia pochissimo. Probabilmente è uno dei suoi segreti di longevità. E di lucidità: in assenza della figlia, fa ancora i conti. E mi ha detto che usa il computer, quando il bar chiude. Con la testa c’è al cento per cento. Mi correggo: al 101».




