Sport - 03 novembre 2025, 17:16

Gennari sprona la Uyba dopo la sconfitta: «Ora testa bassa e lavoro. Ci meritiamo di più»

Dopo il ko con Macerata, la schiacciatrice biancorossa, capitana “morale” della squadra, analizza con lucidità il momento difficile delle farfalle e guarda subito alla ripartenza: «Servono poche parole, bisogna tornare in palestra e lavorare più forte di prima»

Alessia Gennari

Non il compleanno che avrebbe desiderato, almeno dal punto di vista sportivo, per Alessia Gennari, che ieri - alla vigilia dei suoi 34 anni - ha dovuto incassare con la sua Uyba una sconfitta pesante e in parte inattesa contro la sorprendente Macerata (leggi QUI). La schiacciatrice biancorossa, tra le più continue in seconda linea e una delle poche a reggere l’urto in difesa, ha visto la sua squadra faticare in ogni fondamentale, soprattutto a muro – praticamente assente – e in ricezione, dove Parra è stata presa di mira fin dal primo servizio. Solo un block vincente, quello di Eckl nel finale del terzo set, quando però il match era già in salita e non lasciava presagire nulla di buono per il prosieguo.

Macerata, solida e coraggiosa, ha saputo leggere con efficacia l’attacco bustocco (con una distribuzione di Seki non sempre inappuntabile), mentre coach Barbolini è stato costretto a ricorrere presto al cambio di Battista per Parra per tentare di invertire un andamento che soltanto nel secondo set ha dato l’impressione di poter girare a favore di Busto.

Nel post-partita, Gennari non ha cercato alibi, fotografando con lucidità il momento difficile della squadra: «È una sconfitta pesante in termini di classifica e di fiducia. Il percorso che abbiamo avuto finora è stato chiaramente difficile, e lo sapevamo - spiega - ma una cosa è dirlo, un’altra è subire diverse sconfitte. Questo ci porta ad affrontare le partite che dovremmo vincere con molta più pressione, e credo che sia successo proprio questo con Macerata: abbiamo subito la pressione di dover vincere».

La schiacciatrice bustocca guarda però avanti, con l’atteggiamento di chi vuole subito reagire: «Dobbiamo ritrovare i nostri meccanismi e la fiducia. Ora abbiamo una settimana per lavorare e credo che ci concentreremo su questo, perché questa è una squadra che sa giocare bene a pallavolo e si merita qualcosa di più».

Un’analisi lucida, che tocca anche i problemi tecnici visti in campo: «Muro e difesa non hanno funzionato, siamo state poco aggressive, troppo titubanti e rallentate. In ogni fondamentale si è visto un po’ di timore nel rischiare qualcosa, mentre loro giocavano più libere, forti della loro classifica e dei risultati ottenuti finora».

E quando le si chiede cosa dirà martedì in palestra, alla ripresa degli allenamenti, la risposta di Gennari è semplice e diretta: «In questi casi servono poche parole. Io credo molto nel lavoro: la prima cosa da fare è tornare in palestra e lavorare più forte di prima».

Un messaggio chiaro, quello della capitana “morale” di una squadra che, dopo un avvio di stagione complicato, è chiamata a ritrovare identità e convinzione. Perché se è vero che il calendario non ha aiutato - con quattro big affrontate nelle prime sette giornate - è altrettanto vero che il tempo delle attenuanti sta finendo. E la Uyba, come ricorda Gennari, «si merita di più» e vale certamente più di quanto oggi racconti la classifica.

Alessio Murace