Busto Arsizio - 29 ottobre 2025, 09:10

Murale vandalizzato, il sindaco: «Indecente. Pago volentieri la cancellazione della scritta»

A Busto l’opera a tema inclusione realizzata da Liberi di Crescere era stata sfregiata con la scritta «Remigrazione» e una croce celtica. Gesto condannato da Antonelli («Super deficienti»), che si è poi rivolto ai ragazzi dell’associazione. Il caso portato in Consiglio comunale dal capogruppo del Pd Maggioni

Il murale sfregiato. Nei riquadri, Maurizio Maggioni (a sinistra) ed Emanuele Antonelli

Il murale sfregiato. Nei riquadri, Maurizio Maggioni (a sinistra) ed Emanuele Antonelli

Coloro che hanno ben pensato di vandalizzare il murale realizzato dall’associazione Liberi di Crescere a tema inclusione con la scritta «Remigrazione» e una croce celtica (leggi qui) sono «super deficienti». Parola di Emanuele Antonelli, che ieri sera in Consiglio comunale si è unito alla condanna del gesto arrivata dal capogruppo del Partito Democratico Maurizio Maggioni.
Il sindaco si è anche rivolto ai ragazzi con disabilità dell’associazione, che avevano realizzato l’opera alla “Buca” di via Salgari, insieme all’artista internazionale NSN 997, nell’ambito della cena in piazza promossa dal Comune. 

Il caso è stato appunto portato in assise da Maggioni durante gli interventi liberi dei consiglieri a inizio seduta. «Opportunamente – ha detto l’esponente del Pd – il gruppo dei volontari, di ragazzi e bambini che ha realizzato il murale ha chiesto alla cittadinanza e agli amministratori, cioè a noi, non solo di condannare questo gesto, ma di “affermare, insieme, che la nostra città non accetta l’odio, non accetta la paura, non accetta la violenza dei simboli e delle parole. Busto è e deve restare una città che accoglie, che ascolta, che costruisce”».

Per Maggioni «si deve accogliere questo appello nel suo significato più profondo. È stato proclamato un proposito violento. Chi propone la remigration non sta limitandosi a imbrattare un muro e neanche sta esprimendo un’opinione alternativa in modo inappropriato. Sta dicendo in modo esplicito che la remigration non significa il rimpatrio di violenti o di chi commette reati, ma vuole significare una politica di esclusione generalizzata, espressa inequivocabilmente con l’oltraggio alla rappresentazione grafica dell’umanità unita. È nostro dovere evitare di far crescere la piramide dell’odio. Sono convinto che l’amministrazione farà ritornare quella cosiddetta “Buca” un polo vivo di collaborazione e di socializzazione».

Nei giorni scorsi anche il capogruppo di Fratelli d’Italia Paolo Geminiani e il leghista Vincenzo Marra avevano condannato il gesto (leggi qui), senza entrare nel merito di quanto scritto sul muro, come ha invece fatto Maggioni. Ieri anche Francesco Attolini (FdI) si è unito alla condanna.
Antonelli, ricordando che l’assessore al Marketing territoriale Matteo Sabba (promotore delle cene in piazza), aveva definito gli autori della scritta «deficienti», ha rilanciato: «Per me sono super deficienti».
E ha rivolto un appello ai ragazzi dell’associazione autori del murale: «Se possono andare a sistemarlo e a togliere quella scritta indecente... se hanno bisogno posso intervenire personalmente per pagare il loro lavoro. Lo faccio volentieri». Proposta che ha ricevuto l’applauso di Maggioni.

Riccardo Canetta

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