Finalmente arriva la tanto attesa vittoria per la Pro Patria, che alla decima giornata di campionato trova il sorriso e tre punti fondamentali. Una prova finalmente convincente dall'inizio alla fine, solida in difesa e incisiva in attacco, con un atteggiamento compatto e determinato per tutti i novanta minuti. A decidere la sfida è stato il gol di Udoh al 5’, bravo a sfruttare al meglio il grande assist di Mastroianni e a firmare una rete che vale oro.
Dopo un avvio di stagione complicato, la squadra di mister Greco ha finalmente mostrato segnali concreti di crescita, trovando una vittoria che restituisce fiducia e morale. Un successo meritato, costruito con le parate decisive di Rovida, la leadership difensiva di Masi e anche con quel pizzico di fortuna che nel calcio non guasta mai (due le traverse colpite dalla Virtus Verona più un’altra a gioco fermo). Una vittoria che rilancia la Pro Patria anche in classifica: ora i tigrotti salgono a quota 7 punti, agganciando il Lumezzane e portandosi a ridosso del treno play-out/salvezza. Domenica prossima, allo “Speroni”, l’obiettivo sarà dare continuità contro l’Ospitaletto, andando a caccia del bis.
L'UNDICI TIGROTTO, ANCORA ASSENTE GIUDICI
La Pro Patria si schiera al “Gavagnin Nocini” con il consueto 3-5-2. Tra i pali Rovida, mentre il terzetto difensivo è composto da Reggiori (al posto di Mora out), Masi e Motolese. Sulla fascia destra agisce Citterio, chiamato a un’altra prova di sacrificio in assenza di Giudici, ancora ai box. A sinistra spazio a Dimarco, mentre nel cuore del centrocampo il mister tigrotto affida le chiavi del gioco a Di Munno, affiancato da Ferri e Bagatti, quest’ultimo di nuovo titolare come mezzala destra. Davanti, confermatissima la coppia formata da Udoh e Mastroianni. Assenze tante e pesanti per i tigrotti, che devono fare a meno anche di Ricordi, Schirò, Schiavone, Orfei e del già citato Mora, tutti indisponibili. In panchina diversi giovani - Aliata, Auci, Galantucci e Ferrario - a testimonianza delle scelte ridotte per Leandro Greco, che dovrà gestire con attenzione le sostituzioni nel corso del match.
Prima del fischio d’inizio, lo stadio si è raccolto in un commosso minuto di silenzio in memoria dei tre carabinieri tragicamente scomparsi lunedì scorso a Castel d’Azzano, in provincia di Verona.
PRIMO TEMPO: UDOH LA SBLOCCA, I TIGROTTI SOFFRONO MA TENGONO
Alla prima occasione buona, la Pro Patria fa male. Bastano pochi minuti ai tigrotti per sbloccare il match: splendida verticalizzazione di Mastroianni, Toffanin non riesce a intervenire e Udoh, freddissimo, salta il portiere in uscita e deposita in rete a porta sguarnita (5’ ). È il terzo sigillo stagionale per il “King” biancoblù.
La Virtus reagisce subito, approfittando di qualche disattenzione della retroguardia bustocca. Reggiori e Citterio rischiano grosso, ma Bulevardi calcia centralmente trovando la pronta risposta di Rovida, già decisivo (6’ ). Poco dopo, De Marchi prova la conclusione, potente ma alta (9’ ).
La Pro Patria si riaffaccia in avanti con una bella combinazione Udoh-Mastroianni-Ferri, ma l’ultimo passaggio per Citterio è impreciso (13’). Sul ribaltamento di fronte, Muhameti impegna Rovida con un gran sinistro dal limite, e sul prosieguo dell’azione De Marchi serve Bulevardi che insacca, ma il gol è giustamente annullato per fuorigioco.
Fioccano le ammonizioni: al 18’ tocca a Motolese, poi a Reggiori al 23’. Nel frattempo, Fabbro resta a terra dopo un colpo alla testa e deve proseguire con una vistosa fasciatura, dopo un’interruzione di due minuti.
La Virtus continua a spingere: De Marchi sfiora il pareggio da ottima posizione, poi Fabbro cerca il diagonale ma non trova la deviazione del compagno (20’). La Pro Patria soffre, ma si difende con ordine. Al 33’, Mastroianni si inventa una prodezza: vede Alfonso leggermente fuori dai pali e lascia partire un destro spettacolare che si stampa sulla traversa. Occasionissima per il raddoppio (34’).
Dall’altra parte, la Virtus risponde con Fabbro che, su assist di Muhameti, colpisce a sua volta la traversa da distanza ravvicinata (40’).
Dopo tre minuti di recupero, il parziale sorride alla Pro Patria, cinica nel colpire e compatta nel soffrire. Il duo Udoh-Mastroianni fa la differenza in avanti, mentre Rovida blinda la porta. Un primo tempo piacevole e intenso.
SECONDO TEMPO: LA PRO PATRIA RESISTE E PORTA A CASA UNA VITTORIA DI PESO
La Pro Patria riparte con decisione e personalità, dando l’impressione di voler chiudere il match. Mastroianni, in serata, inventa un elegante colpo di tacco per Citterio, che trova Udoh in mezzo all’area: l’attaccante biancoblù spreca l’occasione, ma l’azione viene comunque fermata per fuorigioco. Al 54’, Patanè prova un tiro-cross che termina sul fondo, mentre due minuti più tardi Masi si propone palla al piede e serve Udoh, che però calcia malamente col sinistro da ottima posizione.
La Pro resta pericolosa e, al 57’, costruisce un’altra grande occasione: Mastroianni, invece di concludere, cerca un tocco di classe per Ferri, anticipato all’ultimo istante. Al 60’ arrivano i primi cambi di mister Greco (saranno gli unici per via delle scelte ridotte in panchina, ndr): Travaglini prende il posto di Citterio e Renelus quello di Udoh. Mastroianni si sposta al centro dell’attacco, mentre Renelus agisce da raccordo tra centrocampo e reparto offensivo. Travaglini si sistema sulla sinistra, con Dimarco che scala a destra.
Al 73’ la Virtus Verona colpisce la seconda traversa della serata, stavolta su una punizione (fin troppo perfetta) di Mancini. Nell’ultimo quarto d’ora la Pro Patria stringe i denti: il vantaggio resiste, e capitan Ferri spreca una buona ripartenza al 79’. I padroni di casa si riversano in avanti con un forcing continuo ma confuso, collezionando diversi calci d’angolo, senza però riuscire a trovare la via del pareggio. L’ultimo brivido lo regala la traversa colpita da Mancini, ma il suo colpo di testa viene annullato per un fallo commesso su Masi. Dopo quattro minuti di recupero, arriva finalmente il triplice fischio: la Pro Patria conquista una vittoria sofferta ma pienamente meritata, frutto di compattezza, sacrificio e spirito di squadra.
LA PAGELLA DELLA PRO PATRIA
Rovida 7; Reggiori 6, Masi 7,5, Motolese 6,5; Citterio 6 (Travaglini 6), Bagatti 6, Di Munno 6,5, Ferri 6,5, Dimarco 6,5; Udoh 7 (Renelus 6), Mastroianni 7. Allenatore: Leandro Greco 6,5. (LEGGI QUI IL POST-PARTITA).
IL TABELLINO
VIRTUS VERONA - PRO PATRIA 0-1 (0-1)
Marcatore: Udoh al 5′ pt.
Virtus Verona (3-5-2): Alfonso; Daffara (1′ st Patanè), Toffanin, Munaretti (35′ st Cuel); Bassi, Muhameti (19′ st Mancini), Fanini (19′ st Gatti), Bulevardi, Amadio; De Marchi, Fabbro (25′ st Pagliuca). A disposizione: Scardigno, Sibi, Cielo, Lodovici, Di Virgilio, Fiorin, Filippi, Patanè, Saiani, Devoti, Odogwu. Allenatore: Luigi Fresco.
Pro Patria (3-5-2): Rovida; Reggiori, Masi, Motolese; Citterio (16′ st Travaglini), Bagatti, Di Munno, Ferri, Dimarco; Udoh (16′ st Renelus), Mastroianni. A disposizione: Zamarian, Viti, Aliata, Auci, Galantucci, Ferrario, Ganz. Allenatore: Leandro Greco.
Arbitro: Leonardo Mastrodomenico di Matera.
Note: terreno in discrete condizioni. Ammoniti: Motolese (PP), Reggiori (PP), Toffanin (VV), Bagatti (PP), Fabbro (VV) Angoli: 8-1. Recupero: 3′ pt. / 4′ st. Spettatori: 390 paganti e abbonati, incasso non comunicato.