Un pareggio che muove la classifica ma che, per come è maturato, sa di beffa. Il 2-2 interno contro il Trento lascia alla Pro Patria l'amaro in bocca per una vittoria sfumata per ben due volte, tra episodi arbitrali controversi e disattenzioni che sono costate care. Al termine della gara, le parole del tecnico Leandro Greco e dell'attaccante King Udoh fotografano perfettamente lo stato d'animo biancoblù: la consapevolezza di una squadra in crescita, ma la frustrazione per un risultato che ancora non arriva.
L'analisi del tecnico Greco: «Disattenzioni che non possiamo permetterci»
Mister Greco non nasconde la delusione, ma cerca di guardare oltre il singolo episodio. Il problema, per lui, risiede nella gestione dei momenti chiave e in leggerezze che a questi livelli si pagano a caro prezzo. «Ciò che rammarica è che, al di là dell'episodio, si perde attenzione, si perde concentrazione e poi prendi gol in maniera banale», spiega l'allenatore. «È una disattenzione. Una squadra come la nostra non se lo può assolutamente permettere».
Nonostante la rabbia per il risultato, Greco vede il bicchiere mezzo pieno, sottolineando la reazione e la qualità della prestazione contro un avversario di alto livello. «Voglio vedere anche le tante cose positive che ci sono state dentro la partita, affrontavamo una squadra che è stata costruita per stare nei primi posti del campionato. Secondo me è stato uno dei migliori primi tempi da quando sono qui, come approccio e presenza in campo».
La voce del bomber Udoh: «Felice per il gol, ma c'è rammarico»
King Udoh ha avuto il merito di sbloccare la partita, trovando un gol da attaccante vero in mischia. Ma la gioia personale è offuscata dal risultato finale. «Fa sempre piacere fare gol, assolutamente, per un attaccante... però alla fine mi dispiace perché non abbiamo vinto», ammette il numero 9 della Pro. «Potevamo riuscire a vincerla, però secondo me alla fine siamo stati bravi a non prendere gol perché abbiamo rischiato e ci accontentiamo, anche se c'è un po' di rammarico».
L'attaccante offre anche una chiave di lettura tattica, prendendosi, insieme ai compagni di reparto, parte della responsabilità per la mancata tenuta difensiva. «Magari non è colpa della difesa, ma ci sono situazioni che partono da noi attaccanti. Quando abbiamo fatto gol dovevamo rimanere lì, sul pezzo, i primi dieci minuti e cercare di difendere con le unghie il risultato».
L'episodio chiave: il gol annullato a Citterio
A pesare come un macigno sul match è l'annullamento del gol del possibile 2-0 di Citterio, viziato da un presunto e molto dubbio fallo di Udoh sul portiere avversario. «Dal mio punto di vista non avevo toccato il portiere», racconta Udoh, protagonista dell'azione, con garbo ma altrettanta fermezza e, diremmo noi, onestà. «Poi magari mi sbaglio, però ormai l'arbitro ha deciso così e non si può tornare indietro».
Sull'argomento, Greco è ancora più netto, spiegando, oltre a non voler commentare gli episodi arbitrali, come in settimana lavori con la squadra per superare anche questi momenti. «La squadra è allenata a rispondere all'ingiustizia, perché io lavoro su questo punto di vista. So che può capitare, non ho il controllo sull'arbitro e non riesco a cambiarlo, per cui è giusto che i giocatori siano preparati».
Il percorso di crescita continua
Al di là della frustrazione, il punto fermo è che la Pro Patria, dopo la pesante sconfitta con l'Albinoleffe, ha mostrato segnali di forte ripresa contro Cittadella e Trento. «La risposta di queste due partite è, secondo me, un segnale molto positivo - conclude Greco - La squadra cresce, migliora, e sono convinto che col tempo otterremo quello che vogliamo ottenere. Manca una vittoria per sbloccarci mentalmente, perché darebbe valore alle qualità che questi ragazzi hanno. Ma la strada è quella giusta».
Da valutare la situazione di Motolese, uscito sul finire del primo tempo, qualche minuto dopo aver ricevuto una sonora pallonata al volto per salvare una chiara occasione da gol ospite. Il difensore biancoblù non riusciva più a vedere da un occhio.
Sempre nel corso dei primi 45', scambio di cortesie tra le due tifoserie. Nella "curva" bustocca è apparso uno striscione che recitava: "Contro diffide e repressione, Busto e Trento che situazione"
LE PAGELLE
Rovida 7; Mora 5,5 (38' s.t. Reggiori s.v.), Masi 5,5, Motolese 6.5 (43' p.t. Travaglini 5,5); Giudici 6, Ferri 6 (38' s.t. Schiavone s.v.), Di Munno 6, Citterio 6.5 (29' s.t. Bagatti s.v.), Dimarco 5,5; Udoh 6,5 (29' s.t. Renelus 5,5), Mastroianni 6,5.