Sport - 29 settembre 2025, 22:28

Cittadella e Pro Patria, uno 0-0 che non serve a nessuno

Settima giornata di Serie C senza emozioni nel “monday night”: partita bloccata, sofferenza finale e un punto che muove poco la classifica per i tigrotti di Busto. La squadra di Greco resta in difficoltà. Rovida decisivo con tre parate, bene Masi e Motolese nel pacchetto arretrato

Rovida e Masi i migliori - con Motolese - nello 0-0 di Cittadella

Rovida e Masi i migliori - con Motolese - nello 0-0 di Cittadella

Zero a zero tra Cittadella e Pro Patria nel “monday night” della settima giornata di Serie C, in una partita povera di emozioni e con poche vere occasioni da gol. Un brodino tiepido, che non riscalda né la classifica né il morale delle due squadre, entrambe in evidente difficoltà. La Pro si mostra compatta e ordinata nel primo tempo, ma troppo imprecisa negli ultimi metri per impensierire seriamente i padroni di casa. Nella ripresa, invece, i tigrotti disputano una gara interamente difensiva. Il Cittadella, dal canto suo, confuso e poco lucido, sbaglia molto in fase di costruzione e si affida alle iniziative isolate e ai calci piazzati (super Rovida sull’ex Castelli a evitare la beffa). Ne scaturisce un pareggio che serve poco a entrambe: i bustocchi aggiungono un punto alla loro classifica (impossibile chiedere o pretendere di più con un atteggiamento di squadra così timoroso), mentre i granata del varesino Iori, neo-retrocessi dalla cadetteria, restano ancora alla ricerca di un’identità. Il cammino resta complicato per tutti

Ora doppio turno casalingo per i biancoblù: domenica il Trento e poi il Brescia. Mica facile.

LA CRONACA DEL MATCH

PRIMO TEMPO: PRO COMPATTA E ORDINATA

La Pro Patria, in maglia biancoblù, scende in campo con il “classico” 3-5-2 di mister Greco, che però sorprende con alcune scelte inaspettate rispetto alle previsioni della vigilia: tra i pali c’è Rovida, mentre in difesa trovano spazio Masi, Motolese e, a sorpresa, Mora. Sulle corsie laterali agiscono Giudici - al rientro dopo due giornate di squalifica - a destra, e Dimarco a sinistra. In mezzo al campo, la regia è affidata come sempre a Di Munno, affiancato da capitan Ferri e Citterio, altra mossa non del tutto prevista. In attacco, non c’è Mastroianni: a comporre il tandem offensivo ci sono King Udoh e Renelus.

La prima occasione degna di nota arriva al 4’: la Pro crea un potenziale pericolo con Citterio, che però sbaglia l’ultimo passaggio - decisivo - per Udoh. Al 9’, si fa vedere anche il Cittadella, che va al tiro con una semplice triangolazione: Ihnatov calcia sul primo palo, trovando la risposta di Rovida, con il pallone che sembrava destinato a passare tra le gambe del portiere bustocco.

Un minuto più tardi, è decisivo l’intervento in scivolata di Giudici su una conclusione quasi a colpo sicuro dei padroni di casa. Mister Iori reclama un tocco di mano del laterale tigrotto, ma il braccio è a terra in posizione congrua (dalle immagini non si capisce nemmeno il tocco): corretto non assegnare il rigore. Nell’occasione viene però ammonito il mister biancoblù, Greco, reo di aver rivolto parole poco simpatiche all’arbitro Alessandro Silvestri - romano come lui - mentre era al monitor per la revisione “Fvs”.

Al 15’ arriva il primo calcio d’angolo per la Pro Patria, grazie a una bella combinazione sulla fascia sinistra tra Dimarco e Udoh. Il gioco, però, è molto spezzettato in questa fase iniziale: al 20’ si è giocato davvero poco, con già un intervento del “VAR” e l’ingresso dei sanitari del Cittadella per soccorrere Pavan e Casolari, entrambi costretti a lasciare il campo. Al 22’ entrano Barberis e Salvi. Poco dopo, anche Greco invoca un possibile tocco di mano in area avversaria su testa di Udoh, ma l’arbitro lascia correre e conferma la decisione del campo anche al display.

Consentiteci una nota: il VAR a “chiamata” resta una soluzione che mal si concilia con la natura del calcio.

Al 29’ arriva il primo tentativo di bomber Diaw, che però calcia alto. I padroni di casa sbagliano molto in fase di palleggio, e Renelus ne approfitta per rubare palla, costringendo Ihnatov al fallo e al conseguente cartellino giallo.

Al 40’, intervento provvidenziale di Masi su Diaw, con Rovida che resta fermo sulla linea di porta. Quattro minuti di recupero, in una prima frazione che non ha regalato molte emozioni ma ha mostrato una Pro Patria compatta nel suo 3-5-2, che diventa un 5-4-1 in fase di non possesso. I bustocchi potrebbero colpire, se solo fossero più lucidi nell’ultima rifinitura. Da segnalare le buone prove di Motolese e Masi in difesa.

SECONDO TEMPO: VINCE LA PAURA
Stessi undici in campo per la Pro Patria. Al 49’, King Udoh calcia di sinistro da ottima posizione, ma senza convinzione (probabilmente pensava di essere in fuorigioco). Al 50’, enorme opportunità su punizione per Barberis: il destro del numero 5 di casa sfiora il palo della porta biancoblù, con Rovida immobile. I tigrotti iniziano a subire la pressione dei padroni di casa, si abbassano troppo e appaiono in affanno. Il Cittadella, al contrario, ha aumentato il ritmo. Sinistro di Rizza: bravo Rovida a deviare sopra la traversa.

All’ora di gioco, Greco sostituisce Renelus (unico ammonito tra i tigrotti) con Orfei. Nel Cittadella entra l’ex Castelli al posto di Diaw. Ora la Pro Patria si schiera con un vero 5-4-1. Un’altra occasione per i padroni di casa arriva con Redolfi, che di testa sfiora il gol. Le opportunità per il Cittadella iniziano a diventare troppe, e la Pro sta giocando un po’ con il fuoco, anche se la partita scorre sempre su ritmi molto bassi.

All’80’, Castelli colpisce di testa, ma Rovida blocca in estensione una conclusione poco pericolosa. Gandini calcia forte di sinistro, ma alto. La Pro Patria è in difficoltà, e resta difficile comprendere l’atteggiamento così rinunciatario nella ripresa. Rovida compie un intervento decisivo con la “manona” su una testata ravvicinata proprio dell’ex Castelli. Un minuto dopo, è ancora l’estremo difensore tigrotto - stavolta con il piede - a negare il vantaggio a De Zen.

Sofferenza totale nel finale, con diversi tigrotti (tra cui Giudici e Masi) colpiti dai crampi. Dopo altri quattro minuti di recupero, finisce con uno 0-0 che non serve a nessuno

IL TABELLINO
CITTADELLA - PRO PATRIA 0-0 (0-0)
Cittadella (3-4-2-1): Zanellati; Pavan (22′ pt. Salvi), Redolfi, Gatti; De Zen, Amatucci, Casolari (22′ pt. Barberis), Rizza; Ihnatov (33′ st. Desogus), Bunino (33′ st. Gaddini); Diaw (16′ st. Castelli). A disposizione: Maniero, Squizzato, Crialese, Verna, Vita, D’Alessio, Rabbi, Egharevba, Cecchetto. Allenatore: Manuel Iori.
Pro Patria (3-5-2): Rovida; Mora, Masi, Motolese; Giudici, Ferri, Di Munno, Citterio (25′ st. Schirò), Dimarco; Renelus (16′ st. Orfei), Udoh (25′ st. Mastroianni). A disposizione: Gnonto, Reggiori, Viti, Schiavone, Aliata, Auci, Travaglini, Marra, Bagatti. Allenatore: Leandro Greco.
Arbitro: Alessandro Silvestri di Roma 1.
Note: terreno in buone condizioni. Ammoniti: Ihnatov (C), Diaw (C), Renelus (PP) e il tecnico Greco (PP). Angoli: 6-3 Recupero: 4′ pt. / 4′ st.

LA PAGELLA DELLA PRO PATRIA

Rovida 7; Mora 6, Masi 7, Motolese 6,5; Giudici 5,5, Ferri 6, Di Munno 6, Citterio 6 (Schirò sv), Dimarco 6; Renelus 5,5 (Orfei 5,5), Udoh 5 (Mastroianni sv). Allenatore: Leandro Greco 5,5.

Alessio Murace


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