Busto Arsizio - 16 settembre 2025, 13:50

«Se si continua così la Pubblica Amministrazione si svuota»

Punto della situazione, fra preoccupazione e contromosse, dell’assessore Mario Cislaghi sulle esigenze del Comune in fatto di personale, a quota 419 dipendenti, sui concorsi, sullo “snodo carte d’identità” in Anagrafe e sullo stato di cappelle e monumenti al Cimitero

Mario Cislaghi

Mario Cislaghi

Personale, Servizi demografici, cimiteri: tre deleghe principali, altrettante fonti di preoccupazione, magari di rilevanza non omogenea, per l’assessore Mario Cislaghi. Che nell’incontro con la stampa di oggi, 16 settembre, ha fatto il punto con il consueto approccio pratico, valorizzando l’azione sviluppata per affrontare i problemi ma anche evitando renitenze.

Personale

L’esponente della Giunta Antonelli parte dai concorsi, a dimostrare il dinamismo nel reclutare nuove risorse. Al momento si registrano 25 istanze per un posto da istruttore tecnico, 18 per due posti da assistente sociale, 6 candidature per una posizione di istruttore direttivo tecnico («…non è scontato: ingegneri, architetti e geometri guadagnano di più all’esterno, rispetto a quello che prendono nei Comuni»), 165 per operatori dei servizi generali («…in tanti vogliono fare i messi ma i posti sono due»), 37 istanze per un posto da vice-commissario («…in generale, più idonei abbiamo meglio è, anche perché su richiesta e previo pagamento possiamo “passare” a Comuni più piccoli le persone in graduatoria, che di solito accettano»). Dunque tutto bene? Non proprio. «La situazione resta problematica, di personale c’è bisogno. Tema centrale resta, per me, la collaborazione, anche se non tutti la pensano allo stesso modo. Poi, come richiamato dal ministro Zangrillo, c’è la necessità di adeguare gli stipendi. Lo ha detto riferendosi a Giancarlo Giorgetti, oggi ministro delle Finanze con un passato da sindaco. Lo dice anche la logica. Il personale dei comuni è in diminuzione, quello delle regioni, dove si prende di più, aumenta. Non parliamo, per certi ruoli, del paragone con il mondo del privato». Sugli agenti di Polizia Locale, confermati i dubbi sulle new entry (vedi per esempio QUI), in gran parte provenienti da Torre del Greco e paraggi: «Abbiamo speso per il concorso e spendiamo per la formazione. Ma non sappiamo per quanto resteranno, non sarebbe strano se andassero altrove appena possibile». Obiettivo generale: «Ci sono 419 dipendenti, vogliamo almeno mantenere questa quota».

Anagrafe

C’è una data che assessore e uffici hanno in mente: 3 agosto 2026. Come noto, da quel momento le carte d’identità cartacee non saranno più valide per espatriare. «Poco male, si potrebbe pensare, ma poi ci sono anche altri servizi in ballo – sottolinea Cislaghi -  A Busto facciamo i conti con 13mila documenti, 8.000 cartacei e 5.000 da rinnovare. Vogliamo muoverci da gennaio, senza aspettare di trovarci “sotto data”. Faremo pubblicità alla cosa, cercheremo di informare».

Cimitero

In questo caso le bellezze di viale Rimembranze formano il classico binomio “croce e delizia”: «Vedo poca gente, nel senso che le cappelle storiche sono spesso in stato di abbandono o quasi. Coinvolgeremo Agesp per capire quanto costa intervenire su cappelle e monumenti. Collaboreremo anche il mondo dell’associazionismo. C’è una realtà che, con i suoi volontari, sta facendo un vero e proprio censimento. Dalle ricerche emerge una vera e propria storia di Busto. Pensiamo di utilizzare il loro lavoro per organizzare, fra l’altro, delle visite guidate. Un modo per saggiare la risposta della città. E risvegliare interesse».

Stefano Tosi

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