Le cene in piazza che hanno animato la città nel periodo estivo permettendo ai bustocchi di pasteggiare avendo sopra di sé soltanto il cielo si sono concluse ieri sera, domenica 7 settembre, a Beata Giuliana.
Alla Buca di via Salgari si è svolto l’ultimo dei sei appuntamenti, rientrati in un progetto di rigenerazione urbana, promossi dal Comune con il Distretto del commercio, volti a valorizzare, far scoprire o riscoprire le diverse aree della città.
Prima che a Beata Giuliana, i tavoli erano stati sistemati in piazza San Michele, in piazza Vittorio Emanuele II, nel quartiere di Sacconago, a Borsano e poi a Sant’Edoardo.
La serata, intitolata La Buca- cibo e arte di strada, ha avuto diverse sfaccettature, in un connubio tra cucina, arte, sport, musica, danza e solidarietà. Alla cena informale ha partecipato un centinaio di persone che andavano e venivano a seconda delle esigenze di ciascuno. I commensali hanno potuto gustare le prelibatezze preparate da Stefano De Gregorio del Ristorante Deg, da Fabio Longhin della Pasticceria Chiara e da Amborgio Ferraro di Bar is the name e nel contempo aiutare le associazioni Progetti Fantasia e Liberi di crescere. I ragazzi disabili delle due realtà sono stati protagonisti dell’evento dal momento che hanno contribuito alla buona riuscita del servizio.
Il pasto è stata la conclusione di un pomeriggio di appuntamenti. Alle 14 è stato dato il via al murales partecipato aperto a tutti con l’artista italiano NSN 997, alle 15 si è svolto lo “skate contest” a cura del Capanno skatepark di Busto Arsizio accompagnato da dj-set. In tanti, a cominciare dai bambini e dai ragazzi, fino a sera si sono cimentati con lo skateboard o hanno assistito alle esibizioni dei più esperti.
Alle 18 è stata poi la volta delle esibizioni di arte di strada. In tarda serata invece, spazio alla musica dal vivo e all’esibizione del Centro arte danza di Olgiate Olona.
Progetti Fantasia e Liberi di crescere
Le due associazioni si occupano di disabilità. Progetti fantasia segue 25 ragazzi dai 9 ai 45 anni valorizzandone talento e passioni ed è reduce nientemeno che da una “spedizione” all’Onu (ma erano stati anche al Parlamento italiano e a quello europeo). «A giugno siamo andati a New York con il Ministro Locatelli – afferma la presidente Simona Veronica Lamperti – in occasione dell’assemblea mondiale sulla disabilità sul tema del tempo libero».
Ha la propria sede proprio alla Buca Liberi di crescere che aiuta bambini e ragazzi disabili nel tempo libero. «Bisogna ridare vita a questo posto – dichiara il presidente Luca Roccatello – perché è un po’ terra di nessuno».
La Buca, questa sconosciuta
Per moltissimi bustocchi la Buca è una perfetta sconosciuta, alcuni non l’hanno mai sentita nominare e per chi non sa che cosa sia anche trovarla non è facile, risultando un po’ nascosta tra le abitazioni.
Ma il luogo ha delle belle potenzialità. Lo spazio è su diversi piani, versatile e grande, tanto grande da risultare anche desolato se non sfruttato a dovere.
L’auspicio è che il luogo venga valorizzato e la cena in piazza rientra in quest’ottica.
Cene in piazza, bilancio positivo
Il sindaco Emanuele Antonelli è soddisfatto: «Le cene in piazza sono andate molto bene, hanno appassionato, la gente partecipa ed è contenta».
La linea è quindi quella di una sempre maggior valorizzazione di tutta la città, non solo del centro, coinvolgendo i quartieri. «Andiamo noi da loro – ha affermato il primo cittadino – è il minimo che possiamo fare».
Dello stesso parere Matteo Sabba, assessore al marketing territoriale: «il bilancio è superpositivo – sono state le sue parole - è un’esperienza da rifare l’anno prossimo toccando anche altri quartieri che quest’anno non sono stati coinvolti. L’appuntamento alla Buca poi è particolare: Busto Arsizio è una città multicentrica, ogni quartiere ha la sua dignità e perdere questo luogo sarebbe uno spreco».
Diversi sono stati i rappresentanti dell’Amministrazione comunale che hanno voluto mangiare alla Buca: tra questi, anche gli assessori Chiara Colombo (politiche educative), Luca Folegani (vicesindaco, rigenerazione urbana e sport) e Alessandro Albani (economia). «Serate come queste – ha detto quest’ultimo - sono importanti per conoscere e confrontarsi con il territorio, sono occasioni di socializzazione, gioco e sostegno».