Cronaca - 21 agosto 2025, 21:00

FOTO. Intrappolati nel lago di corso XX Settembre

Busto, la cronaca di un salvataggio surreale: tre giovani recuperati in gommone dal tetto del loro furgone sommerso dall'acqua

Un pomeriggio che doveva essere come tanti si è trasformato in uno scenario da alluvione lampo. Oggi, giovedì 21 agosto, una violenta ondata di maltempo, con pioggia torrenziale, grandine e vento, si è abbattuta su Busto Arsizio e la Valle Olona, paralizzando la città e creando situazioni di grave pericolo, soprattutto nei suoi punti più critici: i sottopassi.

L'epicentro del caos è stato senza dubbio il sottopasso di corso XX Settembre. Qui, l'assenza di segnalazioni acustiche o visive ha trasformato il passaggio in una trappola. Incuranti del pericolo o forse colti di sorpresa dalla rapidità con cui l'acqua saliva, due veicoli si sono avventurati nella conca. Se per una donna al volante di un'auto la sorte è stata più clemente – è riuscita a uscire dal veicolo quando già si trovava sul tratto in risalita verso la zona del Buon Gesù – per tre giovani operai a bordo del loro mezzo furgonato la situazione è diventata drammatica.

In pochi istanti, il loro mezzo è stato letteralmente inghiottito dall'acqua, che ha raggiunto il metro e mezzo d'altezza, arrivando a sommergerlo quasi completamente. L'unica via di salvezza, in un crescendo di paura, è stata arrampicarsi sul tetto, attendendo i soccorsi in una scena surreale, isolati in mezzo a un lago improvvisato. L'intervento dei Vigili del Fuoco, presenti con tre mezzi e una decina di elementi, è stato provvidenziale. Con le squadre specializzate nel soccorso acquatico, hanno raggiunto i tre uomini a bordo di un gommone, traendoli in salvo, bagnati e spaventati, ma fortunatamente illesi. I malcapitati hanno poi ricevuto assistenza all'interno di una azienda di corso XX Settembre, che sorge "a monte" della discesa del sottopasso.

Una storia a lieto fine che evidenzia però le due facce della stessa medaglia. Mentre in corso XX Settembre si viveva il dramma, nel sottopasso vicino alla stazione centrale, in via Venezia, la situazione è rimasta sotto controllo. Lì, i sistemi di allarme con sirene e luci rosse hanno funzionato, bloccando l'accesso, e gli operai della ditta incaricata hanno potuto lavorare per far defluire l'acqua e provvedere allo spurgo.

Il violento nubifragio ha di fatto spaccato la città in due. Con il vecchio sottopasso di via Morelli completamente allagato e impraticabile, come tristemente accade a ogni (forte, ma non solo) pioggia, l'unico collegamento possibile con la parte est della città è rimasto per un paio d'ore l'altro passaggio di via Morelli, quello in direzione via Cabianca, più recente, dove l'acqua non ha creato alcun disagio.

Ma il maltempo non ha colpito solo con l'acqua. La forza del vento si è fatta sentire in pieno centro: una potente raffica ha abbattuto una pianta in via Fratelli d'Italia, proprio davanti a Palazzo Gilardoni. Fortunatamente, l'albero è crollato sull'area verde, senza colpire né il marciapiede né la strada, evitando così conseguenze ben più gravi. Sul posto sono intervenuti Vigili del Fuoco e Protezione civile per mettere in sicurezza l'area; toccherà poi agli incaricati di Agesp rimuovere gli spessi rami divelti dal maltempo.

Mentre la situazione torna lentamente alla normalità, resta la cronaca di un pomeriggio di paura e disagi, e la foto simbolo di quei tre ragazzi sul tetto di un furgone, in attesa che la furia della natura si placasse e che una mano tesa li portasse in salvo.

Giovanni Ferrario

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