Sport - 12 luglio 2025, 09:15

Benzoni, da Busto al tetto del mondo di MaxiBasket

A 44 anni, l'ex capitano del Basket Busto vince con l'Italia Over 40 il Mondiale che si è disputato a Lugano: «Eravamo "alieni". Ma la vera vittoria è stata l'amicizia fuori dal campo»

Benzoni in azione nella finale del Campionato del Mondo contro la Germania e, nel riquadro, nell'estate 2022 con il sindaco Emanuele Antonelli

Benzoni in azione nella finale del Campionato del Mondo contro la Germania e, nel riquadro, nell'estate 2022 con il sindaco Emanuele Antonelli

Una medaglia d'oro mondiale, a 44 anni, dopo una settimana di battaglie, non è un traguardo da tutti. Stancante? Non proprio, almeno per lui. «Per me è stata quasi una passeggiata», scherza Daniele Benzoni, bustocco d'adozione e, dopo una vita sui campi di C e, soprattutto B, da tre anni punto di riferimento del College Borgomanero in B Nazionale. Ma nella stagione 2021/22 la sua carriera fece tappa proprio in città, quando, da capitano, fu uno dei protagonisti della fantastica cavalcata del Basket Busto guidato da coach Alberto Mazzetti che conquistò la promozione in Serie B (prima della amara cessione di diritti a Caserta). 

Questa impresa, però, “Benzo” l'ha firmata con l'Italia Over 40 ai Campionati Mondiali di MaxiBasket che si sono disputati la scorsa settimana in Svizzera, nella vicina Lugano. 

«Nel club mi alleno tutti i giorni, anche più volte al giorno, con ragazzi che potrebbero essere miei figli. In Nazionale, contro atleti forti ma che hanno spesso smesso di giocare a livello agonistico, il nostro segreto è stato proprio il ritmo» spiega Daniele.

L'Italia Fimba, allenata da coach Luca Granchi, ha chiuso il suo mondiale in Canton Ticino con un percorso netto: cinque vittorie su cinque contro Spagna, Brasile, un'altra selezione italiana, Gran Bretagna e, in finale, la Germania, superata con un netto 105-79. Un dominio nato da una superiorità atletica schiacciante, oltre che ovviamente da un tasso tecnico di buonissima levatura. «Eravamo una squadra di 'alieni' rispetto agli altri – spiega Benzoni - Tutti volevano camminare, noi eravamo gli unici che correvamo sempre. Prima o poi, a quel ritmo, gli avversari crollavano».

Una tattica che ha pagato in ogni partita: «Di solito era il terzo quarto il momento in cui spaccavamo la partita. Loro calavano e noi, invece, andavamo via». In finale, i 19 punti di Benzoni, uniti ai 31 di un immarcabile Federico Lestini e ai 18 di David Moss, l'americano naturalizzato italiano che ha vinto 4 scudetti tra Siena e Milano, hanno spento le velleità di rimonta dei tedeschi, suggellando un trionfo meritato.

Una vittoria che sa di riscatto, dopo la delusione degli Europei dell'anno precedente. Ma al di là del metallo della medaglia, per Benzoni e compagni il vero successo è stato un altro. «Onestamente, la parte più bella è stata il vissuto fuori dal campo – racconta - Siamo stati dieci giorni insieme a Porlezza, sul lago. Per me, abituato a giocare solo con ragazzi dai 19 anni in giù, è stato fantastico passare del tempo con coetanei e amici. Il torneo è stato quasi un pretesto per stare insieme e divertirci. Quella è stata la vera vittoria».

Una “vacanza-lavoro” conclusa nel migliore dei modi, con l'inno di Mameli a risuonare nel palazzetto di Lugano. Un'altra perla in una carriera infinita, con la testa già alla prossima stagione a Borgomanero, dove le difese avversarie, anche a 44 anni, preparano ancora i raddoppi su di lui.

A guidare il gruppo dalla panchina il coach Luca Granchi, affiancato dal team manager Paolo Maltinti. In campo, a conquistare il titolo, sono scesi Alessandro Ceparano, Francesco Boffini, Stefano Maioli, Daniele Benzoni, Daniel Chiragarula, Claudio Casiraghi, Michele Ferri, Victorio Musso, Danilo D’Orta, David Moss, Gionata Zampolli e Federico Lestini.

Tra le altre squadre, nei tornei femminili, si sono messe al collo l'oro anche le ex Busto Monica Terzaghi (Over55) e Cintia Dos Santos (Brasile Over50) e l'ex Canegrate Cinzia Arioli (Over40).


 

Giovanni Ferrario

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