Busto Arsizio - 12 luglio 2025, 07:50

Borsano, con la cena sotto le stelle piazza Toselli è più viva che mai: «Da ripetere»

Pienone per il quarto appuntamento conviviale tra centro e quartieri di Busto, con oltre cento persone. Tavoli eleganti, il preciso servizio dei ragazzi autistici di Triade, musica e balli trasformano per una sera la piazza. Decisivo il lavoro di squadra della comunità

«Finalmente, non s’era mai vista una cosa così qui», dice una borsanese doc mentre prima del tramonto fotografa l’elegante mise en place dei tavoli in piazza Toselli.
Di lì a poco, la piazza sarebbe stata raggiunta da più di cento persone per la “Cena sotto le stelle” di Borsano, il quarto appuntamento della serie dopo i momenti conviviali, sempre promossi dall’assessorato al Marketing territoriale col Distretto urbano del commercio, a San Michele, in piazza Vittorio Emanuele e a Sacconago.

A Borsano l’evento è stato organizzato appunto in piazza Toselli. Un luogo simbolico, chiuso al traffico – almeno in parte – vent’anni fa, tra le proteste di diversi commercianti e residenti.
Un centro meno vivo e vissuto rispetto a un passato lontano, ma che ieri, almeno per una sera, ha cambiato volto.

A curare la cena è stata Annalisa Nervei con la propria squadra della gastronomia Pepe Bianco (nella foto qui sotto), con l’ausilio della nascente Associazione commercianti del quartiere. Le diverse portate sono state preparate sul momento direttamente nel cuore della piazza.
«Ho pensato a dei tavoli circolari per dare un’idea di condivisione fra tutti – spiega Nervei –. Ho trovato una bella risposta da parte dei commercianti, che mi hanno dato tanto aiuto».
Annalisa è attenta anche all’ambito sociale ed è solita accogliere per gli stage nel proprio locale i ragazzi autistici. E ieri a dare una mano nel servizio, con ottimi risultati, sono stati sette giovani di Triade Sos Austismo. Con loro in piazza la presidente dell'associazione Elena D’Orazio con Fernanda Acquati e Riccardo Chiocca (nella foto in fondo all'articolo insieme all'assessore Sabba).

«I centrotavola sono offerti dalla Fioreria Pinciroli, Armando dell'edicola Dire Fare Giocare è stato l’artefice della buona riuscita dell’iniziativa – precisa la titolare della gastronomia di viale Alfieri –.  Ma anche Fidel del ferramenta è stato il primo ad aiutarmi, mentre l’enoteca Dallo zio Roby qui vicina si è spostata sulla piazza. Insomma, per me è stata una sfida e mi sono voluta mettere in gioco, ma ci siamo aiutati tutti quanti».
Hanno dato il proprio contributo alla serata anche Elisa e Chiara dell'Autoscuola Re, i ragazzi della pizzeria Kebab A casa di Lara, RotMusic, Sereneta Caf e servizi per la famiglia, Top Casa.

Ad animare la serata, il dj set con Matteo Rotella e le esibizioni di ballo di Fior di loto asd.
Armando De Luca, promotore dell’Associazione commercianti borsanese in rampa di lancio, ringrazia anche la parrocchia che ha fornito alcune panche. Insomma, davvero un gioco di squadra.

Ieri il parroco don Marco Mauri era presente, reduce da un’altra cena sotto le stelle organizzata a fine giugno nell’ambito della patronale in piazza Gallarini, sul sagrato della chiesa, con duecento persone.
C’erano anche l’assessore al Marketing territoriale Matteo Sabba, l’assessore al Bilancio Alessandro Albani, la presidente del Consiglio comunale Laura Rogora, il consigliere comunale delegato al Commercio di vicinato Paolo Geminiani, i consiglieri borsanesi Orazio Tallarida ed Emanuele Fiore, l’ex consigliere – sempre del quartiere – Giampaolo Sablich con la moglie Laura Bignami, già senatrice. Sono passati per un saluto anche il presidente cittadino di Fratelli d’Italia Alberto Falciglia e il vicesindaco Luca Folegani.

«Una piazza bellissima, le cene continuano ad andare alla grande», sottolinea Sabba. Tanto che potrebbe aggiungersi al programma anche quella di Sant’Edoardo.
«Una serata che fa ben sperare, non ci sono quartieri di serie A e serie B», aggiunge Geminiani.
«Se si riesce a collaborare e a fare squadra è un bene per Borsano. Da soli non si va molto lontano – osserva Tallarida –. Un plauso a chi ha organizzato la serata mettendosi in gioco in prima persona. Bello vedere una piazza viva, mi auguro sia solo l’inizio di una collaborazione fra tutti. Borsano risponde bene, lo dimostra anche la cena della parrocchia con 200 persone. La gente non aspetta altro che ravvivare il quartiere, anzi il “paese”, come lo chiamo io ricordando che una volta questo era un Comune autonomo, e da ciò deriva la sua forte identità che ancora in qualche modo resiste».
«Un bella serata da ripetere», concorda Adriano Landoni, presente insieme anche ad altri rappresentanti del gruppo parrocchiale, a loro volta impegnati a rilanciare il quartiere. O il paese, che dir si voglia.

Riccardo Canetta

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