Davide Gorla, vittima della tragedia che si è consumata ieri in pieno centro a Busto in via Milano (leggi QUI E QUI), era da sempre molto attivo all’interno della comunità pastorale Santi Giulio e Bernardo di Castellanza, sia per quanto riguarda la vita religiosa che per quella sociale.
«Siamo cresciuti insieme nel mondo della chiesa e dell’oratorio – spiega il vicesindaco Claudio Merati – e non ci siamo mai persi di vista, anche perché Davide da anni cantava, così come faccio io, all’interno del coro Amadeus. Sino a poco tempo fa, poi, è stato cerimoniere nella parrocchia di San Giulio, e tutte le persone che frequentano la chiesa lo conoscono e lo rispettano molto, anche e soprattutto per la grande attenzione che ha sempre dimostrato per il prossimo. Siamo stati amici per sessant’anni, era una persona tranquilla e molto disponibile nei confronti dei propri cari, a cui mancherà molto; a loro, e alla sua famiglia, va il mio pensiero in questo momento».
Anche il sindaco Cristina Borroni ha voluto condividere una riflessione su quanto è successo: «Sicuramente è una notizia scioccante – sottolinea la prima cittadina – è innegabile che quanto è accaduto abbia lasciato sconcertata tutta la comunità e non solo. Di fronte ad episodi di questo genere, che sono figli della deriva che sta prendendo la nostra società, ancora prima di interrogarsi sulle cause è necessario fermarci per comprendere dove stiamo andando, e cosa fare per mettere fine alla violenza che sempre più caratterizza i rapporti tra le persone.
È importante lavorare insieme e allearci per fare in modo che questo si fermi, e che avvenimenti del genere non si ripetano più.
Infine, vorrei cogliere l’occasione per esprimere la vicinanza, da parte dell’amministrazione e dell’intera comunità, ai suoi cari e a chi gli voleva bene». Stasera, a Busto, una camminata silenziosa per ricordarlo.
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