E se parlassero le pietre? E se al cospetto dell'Olona si potesse sentire anche un altro linguaggio, antico e segreto, a cui unire le proprie riflessioni e ritrovarsi? Calipolis a Fagnano Olona è già un luogo fatato, ma ora l'associazione Calimali Odv ha deciso di alzare di nuovo l'asticella per coinvolgere tutti nel suo incantesimo fatto di natura, ascolto, ricordo. Lo fa cercando di creare un laboratorio sensoriale e meditativo e rivolgendosi alla rete per un supporto.
Si parte dall'energia che scorre qui con il fiume: «Nel cuore della Valle Olona, in provincia di Varese, esiste un angolo di verde carico di storia, memoria e possibilità. È un territorio che ha conosciuto l’industria, l’abbandono, ma anche la forza della natura che lentamente si riprende i suoi spazi. Oggi, in questo paesaggio in transizione, nasce un sogno: realizzare un labirinto meditativo in pietra, aperto e accessibile a tutti. Un luogo semplice, essenziale, ma profondamente trasformativo».
In questo mondo di corsa e in affanno, si tratta di tracciare «un cammino da percorrere lentamente, nel silenzio, per ritrovare connessione con se stessi, con la natura e con gli altri. Un’opera che nasce dal desiderio di ricucire legami: tra persone, con il territorio, con il tempo interiore».
Non si vuole produrre una mera installazione, per quanto suggestiva: piuttosto, creare insieme uno spazio di contemplazione, dove appunto si possa rallentare e respirare. «Un luogo di arte e territorio, creato con materiali naturali e grazie al lavoro dei nostri volontari, insomma un progetto di comunità e rigenerazione - spiega ancora l'associazione fagnanese - aperto, partecipato, condiviso».
Il labirinto diventa così non un enigma da risolvere, bensì «un simbolo universale di trasformazione», in cui si viaggia prima di tutto dentro se stessi e si arriva, dopo curve e svolte, al centro.
Di qui la fiera rivendicazione: «Oggi, più che mai, abbiamo bisogno di luoghi che curano. Luoghi che non vendono niente, ma offrono tempo, silenzio e spazio per ritrovarsi. Il Labirinto della Valle sarà uno di questi luoghi. Un’opera collettiva nata da un sogno semplice ma potente: camminare per tornare a se stessi».
Questo progetto significa puntare con forza sulla rigenerazione della Valle. Ecco perché Il labirinto sarà 1un intervento dolce, non invasivo, capace di valorizzare il paesaggio e riattivare la relazione con l’ambiente». E sarà accessibile a tutti, libero, capace così di promuovere salute e benessere, insieme alla consapevolezza. «Camminare in un labirinto meditativo non è solo un gesto simbolico: è un atto terapeutico - assicurano infatti i Calimali - Rallenta il corpo, calma la mente, apre lo sguardo. È un’esperienza che fa bene, e oggi ce n’è un enorme bisogno».
Per arrivare a questo traguardo, ogni contributo conta: «Il Labirinto della Valle è un progetto che nasce dal basso, dalla terra e dalle persone. Con il tuo aiuto possiamo costruire un luogo di silenzio, bellezza e rigenerazione... trasformare un sogno in realtà». Ciascuno può appunto contribuire donando 5 euro per ogni pietra attraverso l’Iban IT87A0306909606100000150289 oppure portare direttamente una pietra della dimensione di 30 x 30 x 30 centimetri in via colombo 80. Infine, viene in soccorso la rete, con un'iniziativa di crowdfunding QUI.