Danno il benvenuto le opere di Fridami, abbracciate alle sue vite, come quella foto della carriera sportiva di Manuela Carnini rammenta. Il nuoto sincronizzato, non a caso: la grazia e l'eleganza che dentro significano fatica, sacrifici, tenacia. E lei è anche chirurgo vascolare.
Tutto questo a Casa Fridami, in via Roma 13, dunque nel cuore di Busto Arsizio. Tutto sarà svelato dal 12 luglio, ma Fridami ci ha aperto la porta per cominciare a respirare l'atmosfera di questo spazio incantato che sarà messo a disposizione della città per creare bellezza, rispetto, positività. Accanto a lei, l'assessore Manuela Maffioli.
Difficile non emozionarsi entrando tra le sue creazioni e soprattutto immergendosi in un'atmosfera che vuole educare alla bellezza, svuotando la violenza. Appena varcata la soglia, c'è l'opera "75 coltellate", realizzata alla sentenza sul femminicidio di Giulia Cecchettin. Ma c'è un altro numero che si solleva, con leggerezza: 21 grammi, il peso dell'anima.
«Voglio dare voci a tutti per combattere la violenza - sostiene Manuela Carnini - Offrire questo messaggio, si può uscire da questa cultura creando bellezza». Un messaggio che verrà proposto attraverso incontri, dai caffè culturali a momenti con i bambini: perché solo loro possono spezzare questa spirale oscura, che ogni giorno si materializza con donne aggredite o uccise.
Casa Fridami si presenta con tutta l'intimità di una dimora e la sua natura più profonda: non uno spazio in cui chiudersi e isolarsi, bensì accogliere.
«È un grande dono di uno spazio di bellezza - commenta Manuela Maffioli - una casa che è anche una casa d'arte e va ad arricchire un contesto cittadino di spazi di bellezza al di fuori di quelli culturali e artistici istituzionali. Qui è l'artista che ha le sue opere e ha dato una casa alla sua anima... Si può respirare tutta la poetica che Fridami mette nelle sue opere». Un segnale importante, anche per un percorso artistico - continua - che attraversi la città con le sue componenti private, tracciando un circuito.
Le vite di Manuela Carnini, anche artistiche: da quei primi lavori durante il lockdown a un genere più astratto, approdando alla "fusione" con la tela: l'arte addosso, ovvero ciò che non è solo un abito, perché è la donna che diventa un'opera d'arte. Sempre con un principio in cui Fridami crede fermamente: combattere la violenza è possibile educando alle emozioni, al rispetto, all'empatia e all'amore: ecco perché si vogliono coinvolgere anche i bambini con l'esperienza sensoriale. A disposizione anche quadernetti in cui ciascuno può liberare il proprio spirito artistico, grazie alla fondazione Effetto Arte di Sandro Serradifalco. Con l'attrice Roberta Nicosia e la curatrice Maria Di Pasquale nasce quindi un video immersivo.
Intanto, proprio mentre Fridami trova casa, nella sua città, ecco che arriva un nuovo riconoscimento lontano, a Lampedusa. Una sua opera, diversa dal genere finora affrontato - Neverland - ha ricevuto un'incredibile accoglienza nell'isola.
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