«Possiamo davvero dire: missione compiuta». È con queste parole, piene di entusiasmo e orgoglio, che il presidente del Gs Solbiatese, Roberto Lavezzari, racconta l’impresa compiuta insieme ai compagni di viaggio, il giorno dopo l’arrivo in Piazza San Pietro (LEGGI QUI E QUI).
«Nel pomeriggio di sabato abbiamo completato il nostro viaggio arrivando in sella alle nostre bici in Piazza San Pietro, dopo 157 km “sofferti”, vuoi per la stanchezza dei km totali percorsi, vuoi per il gran caldo che anche sabato ha accompagnato il nostro tragitto, con punte fino a 40°». Non sono mancati gli imprevisti, come le inaspettate forature - mai capitate nelle tappe precedenti - che hanno messo ulteriormente alla prova il gruppo. «Però, abbiamo stretto i denti ed affrontato con determinazione quest'ultima parte del percorso, caratterizzata anche da diversi saliscendi nel finale per superare i colli romani ed arrivare nella Capitale».
La fatica, però, è stata ampiamente ripagata dall’emozione dell’arrivo: «Arrivare alla meta è stata una soddisfazione immensa ed un'emozione indescrivibile, cresciuta man mano che ci rendevamo conto dell'impresa. Dopo le cene “frugali” delle sere precedenti, ci siamo concessi una ricca e meritata cena in un ristorante tipico romano per festeggiare degnamente il traguardo raggiunto».
Un traguardo importante, quello raggiunto dal gruppo ciclistico solbiatese, al termine di un cammino lungo quattro tappe e quasi 700 chilometri, pensato non solo come una sfida sportiva, ma come un vero e proprio pellegrinaggio in occasione del Giubileo della Speranza.
La giornata di domenica, come racconta ancora Lavezzari, ha aggiunto ulteriore significato all’esperienza vissuta: «La giornata di domenica è stata altrettanto “intensa” perché abbiamo celebrato degnamente il Giubileo dello Sport, vero scopo della nostra iniziativa. Santa Messa in San Pietro, celebrata da Papa Leone, Angelus in Piazza. Successivamente passaggio della Porta Santa sia di San Pietro che di Santa Maria Maggiore, dove abbiamo potuto rendere omaggio a Papa Francesco».
Un momento carico di emozioni, vissuto con profondo coinvolgimento da tutto il gruppo: «Un turbinio di forti emozioni che sicuramente resterà impresso per sempre nelle nostre menti e nei nostri cuori! Un'esperienza che ci ha messo alla prova dal punto di vista fisico, ma che ci ha temprato l'anima».
La strada percorsa ha lasciato il segno non solo nelle gambe, ma soprattutto nell’anima dei partecipanti, come conferma ancora il presidente: «Penso che in ognuno di noi, chiudendo gli occhi, si riproporranno moltissimi particolari di questo viaggio: i paesaggi, i colori, i profumi, ecc. di tutte le zone attraversate, ma anche la gente che abbiamo incontrato sul nostro cammino e nelle varie tappe che abbiamo portato a termine. Davvero possiamo dirlo: più che un viaggio è stata una vera e propria esperienza di vita».
Più che una sfida ciclistica, dunque, un racconto da custodire, arricchito a ogni giro di ruota. Un’esperienza che ha saputo unire sport, amicizia e spiritualità, e che ha portato un pezzetto di Solbiate fino al cuore di Roma.
E come se non bastasse, anche una piccola soddisfazione in più: «Siamo stati inquadrati durante la diretta della Santa Messa... le maglie verdi del G.S. Solbiatese sono entrate nella casa degli italiani», conclude entusiasta Lavezzari (foto grande sotto).
Alla partenza - e anche all’arrivo - di questa avventura non sono mancati due volti noti di Solbiate Olona: gli ex sindaci Antonello Colombo e Giuseppe Bianchi (quest’ultimo anche ex presidente Avis Busto Valle Olona), entrambi appassionati di ciclismo con un passato agonistico. Insieme a Roberto Lavezzari hanno completato il gruppo Giorgio Castiglioni, Fulvio Rossi, Lorenzo Meriti e la quota rosa del team, Emilia Saporiti.