È ufficiale: Valentina Diouf torna a vestire la maglia biancorossa della Uyba Volley Busto Arsizio. Valentina 3.0. Dopo le esperienze delle stagioni 2014/15 e poi del biennio 2016/17-2017/18, l'opposto classe 1993 (202cm di altezza) è pronta a scrivere un nuovo capitolo della sua storia alla Uyba.
Una carriera da giro del Mondo
Dopo le prime affermazioni in Serie A, il percorso di Valentina Diouf è decollato anche a livello internazionale: ha militato in Brasile con il SESI Vôlei Bauru, in Corea del Sud con il Daejeon KGC, in Polonia con il Lodz, nel Mulhouse in Francia e infine in Indonesia a Jakarta. Un viaggio ricco di esperienze, culture, stili di gioco e successi, che hanno arricchito la sua personalità e la sua visione della pallavolo.
Ma nonostante tutto, il richiamo di casa è sempre stato forte. Per Valentina, Busto Arsizio è casa. E la Uyba è la sua famiglia sportiva.
Palmarès
Il palmarès di Valentina Diouf racconta una carriera costellata di successi sia a livello nazionale che internazionale, con traguardi raggiunti in Italia, Brasile e Polonia. Con i club ha conquistato titoli importanti come la Supercoppa Italiana nel 2011 con Bergamo, il Campionato Paulista nel 2018 con SESI Vôlei Bauru e più recentemente il campionato polacco 2022-23 con il Łódź. Ma è con la maglia della Uyba che Valentina ha scritto alcune delle pagine più memorabili della sua storia sportiva: oltre a essere stata premiata come MVP della Supercoppa Italiana 2014, è stata eletta miglior opposto della Champions League 2014-15 e MVP della Coppa CEV 2016-17. Il suo contributo decisivo nella Supercoppa 2014/15, con 35 punti messi a segno in finale contro Piacenza, resta uno dei momenti più iconici nella storia del club. Anche con la Nazionale Italiana ha brillato fin da giovane, conquistando un oro europeo Under-19, un oro mondiale Under-20 e l’oro ai Giochi del Mediterraneo del 2013. Un palmarès che testimonia la statura internazionale di un’atleta capace di lasciare il segno ovunque giochi.
Una Uyba sempre più “di cuore”
Il ritorno di Valentina Diouf per la stagione 2025/26 si inserisce in una strategia ben definita da parte della Uyba, che punta su un mix equilibrato tra esperienza e giovani talenti. Dopo gli annunciati rientri di Alessia Gennari e Valeria Battista, l’arrivo di Diouf rafforza ulteriormente il progetto tecnico della società, che si affida a giocatrici di comprovato valore e già conosciute dal pubblico bustocco. Si tratta di un gruppo costruito con l’obiettivo di consolidare le fondamenta della squadra, valorizzando la continuità con l'anno scorso e il legame con atlete che hanno già segnato e scritto la storia recente del club.
Parola a Valentina
«Eh sì, avevo detto mai più in Italia, ma la Uyba è la Uyba ed è l'unico club italiano in cui sarei potuta tornare. Dopo le esperienze all'estero ero un po' indecisa sul mio futuro, ma il presidente Giuseppe Pirola mi ha fortemente voluto e io non ho potuto che accettare.
Busto suscita in me ricordi incredibili, soprattutto per i rapporti che sono riuscita ad instaurare con il club e con i tifosi, all'interno di un ambiente perfetto per lavorare. Allenarsi e giocare alla e-work arena è sempre stato stimolante e divertente, mai un peso»
Il ruolo: «Rispetto ai miei primi anni qui ora avrò un ruolo diverso, di supporto all'opposto titolare: Josephine Obossa sta facendo molto bene e mi piace l'idea di poter dare una mano, anche con la mia esperienza a lei e a tutto il gruppo, ovviamente facendomi trovare pronta quando chiamata in causa.
La squadra, nella scorsa stagione, ha fatto benissimo, e in questa che sta per iniziare mi sembra ancora meglio assemblata ed equilibrata, con un ottimo mix di giocatrici giovani e più esperte, tecniche e fisiche: ho sensazioni positive anche da coach Enrico Barbolini, che è stato il mio secondo a Modena e che ritrovo dopo tanti anni: un tecnico che conosce bene la pallavolo, molto aperto al dialogo e al colloquio con le giocatrici».
Obiettivi? «L'obiettivo della prossima stagione dev'essere vincere tutto quello che si potrà vincere: non mi è mai piaciuto giocare solo per partecipare e questo dovrà essere sempre il nostro desiderio».