Una seminatrice di gioia. È questa l'immagine bellissima e calzante che accosta lo scrittore Luigi Giavini a Ivana Colombo, scomparsa ieri a 83 anni (LEGGI QUI). In tanti, in questi giorni, hanno ricordato questa bustocca, la sua generosità silenziosa, il suo esserci sempre con attenzione e discrezione. Anche al fianco del marito, Antonio, maestro emerito del Magistero dei Bruscitti: a lui, alla figlia Claudia, ai nipoti, a tutta la famiglia, va un fiume d'affetto dalla città.
«Una donna seminatrice di gioia, sempre pronta a portare sollievo nelle sofferenze della vita con il suo sorriso - osserva appunto Giavini - La sua testimonianza di volontariato, un esempio di umanità per tutti specialmente in questi tempi che sembrano senza speranza».
Anche Antonio Pedèla Tosi la ricorda con commozione e parte da quell'eleganza che faceva parte naturalmente di lei, una caratteristica profonda che andava ben oltre l'apparenza: «Quando parlavo con lei - dice Tosi - l’ho sempre ritenuta una nobile. Secondo me la nobiltà non viene dal sangue ma dalla virtù. E lei la incarnava».
Pensieri quasi sussurrati, come sarebbe piaciuto a Ivana. La rivediamo in tante situazioni, come quella volta in cui partecipò con Magistero, Famiglia Bustocca e altri alla visita al Consiglio d'Europa di Strasburgo dalla figlia del bustocco ad honorem Giordano, Despina Chatzivassiliou-Tsovilis. Agli eventi a fianco di Antonio, o a svolgere opera di volontariato, o a un pranzo con gli amici: Ivana era sempre uguale, sempre fedele a se stessa, e questo è un tesoro raro.
Venerdì 17 si potrà dire addio a Ivana, alle ore 14, nella basilica di San Giovanni; nel frattempo, la si può salutare alla Casa "Le Origini - Mismirigo" in viale Sicilia 5.