Due mesi di sospensione da ogni attività federale e 200 euro di sanzione alla società. È questo il verdetto del Tribunale Federale della Fipav, la Federazione Italiana di Pallavolo, nei confronti di Giuseppe Pirola, patron della Uyba Volley Busto Arsizio.
La sanzione nasce da alcune dichiarazioni rilasciate alla stampa da Pirola in seguito all’addio, nel dicembre scorso, di Julio Velasco, passato dalla panchina della Uyba a quella della nazionale femminile di volley.
Ecco il passaggio principale del comunicato del Tribunale Federale che sancisce la squalifica del patron e presidente della Uyba e la sanzione per la società, per responsabilità diretta.
La sanzione a Giuseppe Pirola è arrivata «per aver, in violazione dei principi informatori di lealtà e correttezza, rilasciato ad un giornalista una intervista, poi diffusa sulla piattaforma YouTube, con la quale, in relazione alla nomina di Julio Velasco a Commissario Tecnico della Nazionale Femminile, nel denunciare la ritenuta ingiustizia subita dal sodalizio di cui è Presidente, ha platealmente accusato la FIPAV e personalmente il Presidente Federale di comportamenti affatto seri e di aver mentito nei preliminari colloqui prodromici alla nomina del C.T., del tutto indifferenti ai danni anche e non solo economici che il detto sodalizio avrebbe subito, invitando, alfine, gli organi di stampa a non smettere di parlare della vicenda, definita schifosa, così da sventare l’intento della Federazione e dei suoi massimi rappresentanti di
farla cadere nel dimenticatoio, e così facendo debordando dai limiti del legittimo esercizio del diritto di critica».
Mentre la società è stata multata «a titolo di responsabilità diretta per i fatti contestati al proprio Presidente Pirola Giuseppe.
Il Tribunale Federale delibera di infliggere a carico del tesserato Giuseppe Pirola la sanzione della sospensione da ogni attività federale per mesi 2 (due) e delibera di infliggere al sodalizio Uyba Volley SSDRL, in persona del suo Presidente pro tempore, la multa di euro 200 (duecento/00)».
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