Calcio - 06 maggio 2022, 07:00

STADIO APERTO. Turotti: «La Pro Patria nella stagione più brutta ha ottenuto il risultato migliore. Io pronto a continuare se c'è serietà»

Dopo la chiusura della stagione a Trieste, il direttore sportivo ripercorre l'anno. Il futuro societario: «Io voglio essere ottimista». La squadra: «Ho sempre creduto nelle sue potenzialità». Un episodio irresistibile dopo il successo a Fiorenzuola ne svela lo spirito

Sandro Turotti con Marco Grecchi e Marilena Lualdi

Sandro Turotti con Marco Grecchi e Marilena Lualdi

In una stagione ricca di colpi di scena, aspirazioni, delusioni e riscossa Sandro Turotti sceglie con naturalezza un episodio che racconta lo spirito di questa Pro Patria, capace di salvarsi dopo tante difficoltà e poi addirittura di vivere due gare di playoff.

«Fiorenzuola, dopo la nostra vittoria con tre reti - ricorda nella puntata conclusiva della stagione di Stadio Aperto il direttore sportivo tigrotto - il magazziniere sta caricando il materiale sul furgone... arrivano il primo allenatore, l'allenatore in seconda e il capitano ad aiutarlo. È lo spirito che hanno avuto questi ragazzi nei due mesi passati e anche prima. E con questo spirito non si ha paura di niente».

Neanche della delicatezza di una situazione come quella attuale, dove Sgai - che ha acquistato il novanta per cento delle quote da Patrizia Testa - ha detto che cerca compratori, in quanto non può investire nella Pro dopo che i conti del consorzio sono stati bloccati dall'inchiesta giudiziaria.

Dopo l'uscita di scena orgogliosa dai playoff a Trieste Turotti parla a viso aperto, ringrazia i ragazzi, ogni determinante tassello allo Speroni, i tifosi e risponde a tutte le domande con trasparenza. Come quando l'appassionato tifoso Marco Grecchi indaga su un possibile bussare alla porta del direttore da parte di altre società.

«Non nascondo che qualche interessamento magari c'è stato - risponde Turotti - La Pro Patria però mi ha dato tanto in questi anni e qua sto bene. Mi piacerebbe continuare il percorso a Busto. Io alla Pro Patria riparto anche dal basso, non guardo la categoria, ma seriamente. Vado alla ricerca di dove si può lavorare seriamente e programmare».

Ecco alcuni altri commenti del direttore.

Dalla salvezza ai playoff: «Nella stagione più brutta abbiamo ottenuto il miglior risultato. Abbiamo fatto e ci siamo fatti un bel regalo».

La panchina. «Sostituire Javorcic - andato via per cercare nuove esperienze non perché fosse finito un ciclo o ci fossero problemi -  dopo 4 anni di grandi risultati avevo messo in preventivo che fosse difficile. Al suo successore avevo chiesto continuità, Prina è un  allenatore che ha esperienza e ha ottenuto anche grandi risultati, succede che ha fatto fatica a entrare nel nostro contesto». Di qui di puntare sull'abbinamento Sala-Le Noci.

Un tifoso pregusta il derby del Ticino, ma è fiducioso, Turotti, che ci sarà, considerando l'attuale situazione societaria? «Io voglio essere ottimista. Non è la prima volta che ho vissuto un passaggio societario, noi ci siamo trovati il venerdì mattina una persona e ci hanno detto "Questo è il nostro presidente". Non ci siamo fatti mancare niente... e prima della partita, importante, contro il Mantova il consorzio ha detto che non poteva più investire i soldi nella Pro Patria. Le preoccupazioni ci sono, anche i ragazzi hanno i mutui da pagare». Perché il calcio è spettacolo, il calcio è lavoro e come tale va rispettato.

La squadra: «Ho sempre creduto alle sue potenzialità. Dal primo marzo abbiamo ottenuto risultati importanti». 

Tante parole ci affida Turotti, una che resta scolpita è grazie. Il campionato termina e anche se lo scenario resta così sfumato, guardiamo con maggiore fiducia al prossimo futuro della Pro Patria. Ieri, i ragazzi dopo il viaggio di Trieste sono andati subito ad allenarsi allo Speroni: una ventina di minuti sfidando la pioggia testarda. Ci portiamo via questa immagine accanto a quella del furgone di Fiorenzuola evocata da Turotti e ci viene da pensare che qualcuno prenderà la decisione giusta sul prossimo campionato. Con serietà. 

GUARDA L'INTERA PUNTATA

 

Stadio Aperto si congeda con la chiusura del campionato e ringrazia tutti coloro che hanno partecipato, dai giocatori ai tifosi, dagli ex tigrotti agli altri ospiti Un grazie a Jonathan Sottocorna per la regia, agli sponsor e a tutti gli spettatori.

Ma. Lu.


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