E venne il giorno della pace. Quella di Assisi, degli ulivi, di Bartali che pedala, ma per salvare vite.
È il ciclismo che fa (del) bene, quello che interpretano con più vigore che mai nella quarta giornata gli amici legnanesi impegnati nel Giro dei Campioni. Incontrando amici, storia, paesaggio mozzafiato. Difficile non viaggiare tra uliveti e vigneti e non lasciarsi andare ad esclamazioni, pur con il fiato da risparmiare per la fatica. Siamo sulle strade dell'Eroica.
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Enzo Tesoro, Giorgio Bittanti, Massimo Monti e Roberto Damiani, con i fedelissimi Angelo e Iose, continuano il loro viaggio che è - ci tengono sempre a sottolineare - della solidarietà per aiutare Aspi (CLICCA QUI) e Uilmd (CLICCA QUI).
Il vento e il campione
«Una giornata piacevole, importante - dice Roberto - Quando sei con te stesso, vento contro, salite e abbiamo incontrato un altro campione, disponibilissimo». Quel vento contro non allontana, bensì tiene strette le riflessioni.
Dalla Toscana all'Umbria, con un altro incontro speciale appunto: quello con Daniele Bennati, che mostra proprio una disponibilità totale: pedalare insieme a lui è meglio, di più, è una fortuna.
Lo dipinge così Massimo: «Lui, ex professionista, ha 54 vittorie all'attivo, di cui tre al Giro d'Italia e tre al Tour de France. Una carriera da velocista, poi diventato regista della squadra». Quindi si torna sulla strada, naturalmente con il vento laterale o contro, mai a favore, ride: «Rampe notevoli, discese impegnative, anche oggi l'abbiamo portata a casa».
Un viaggio per molti
Ecco come l'ha vissuta Enzo: «Oggi abbiamo fatto un pezzo del percorso della mitica “Strade bianche”, un pezzo della “strada dei giusti” la strada dove Bartali portava i documenti, un pezzo della strada della “Pace”. Tre pezzi di strada che hanno un significato enorme per noi che stiamo facendo questo viaggio, nella speranza che lo sia per molti».
«La quarta tappa ci ha portati da Gaiole in Chianti fino ad Assisi, percorrendo 156 km ed oltre 1.600 metri di dislivello - così la ricostruisce Giorgio - Dopo aver salutato gli amici dell'Eroica, ci siamo diretti verso Castelnuovo Berdardenga, pedalando sulle meravigliose strade della mitica "gara". Da Arezzo ci ha raggiunti Daniele Bennati, accompagnandoci fino quasi a Cortona. Grande emozione a Terontola, dove, all'interno della stazione ferroviaria, c' è una targa in ricordo delle imprese "umanitarie" di Bartali. Il campione riusciva a distrarre i militari con la sua notorietà ed autografi, mentre dei fuggitivi ebrei riuscivano a salire sulle carrozze pronte alla ripartenza».
Con questa memoria nel cuore, si riparte e si gusta la bellezza dl lago Trasimeno, percorrendo anche strade sterrate. Assisi chiama, meta del riposo prima di ripartire giovedì verso Riccione. Quando si giunge nella città di San Francesco e di Santa Chiara, le parole si spengono. Ma non perché manchi il fiato per la corsa: è la bellezza e la pace che avvolgono tutti, a imporre il silenzio.