«Dovremo fare una partita figlia della reazione che vogliamo a tutti i costi avere». Luca Prina scende deciso nel campo del confronto con i giornalisti, alla vigilia della sfida contro la Juve U23.
Non c'è la chance, e ancor prima la volontà, di cercare un alibi dopo la prestazione desolante contro il Trento settimana scorsa, neanche le assenze che ancora gravano su questa Pro Patria. Adesso, dalla partita persa contro una galvanizzata neopromossa si passa a quella contro un team che vuole fare faville e centrare persino un record.
Ma non c'è da avere paura domenica sera, bisogna concentrarsi su un altro avversario: «Il più importante, siamo noi stessi e siamo convinti di sconfiggerlo».
Piena consapevolezza è la parola usata con forza dall'allenatore della Pro Patria: di ciò che non si è saputo esprimere finora e di ciò che si può, si deve fare. La Juve «è una squadra atipica, dotata del meglio del settore giovanile a livello non solo italiano... Grande tecnica, di possesso, di fraseggio. È da saper leggere e affrontare».
Bisogna fermarla, e basta. Per se stessi, non solo per una classifica che chiede di essere smossa. Ma via dalle negatività, indica la via il mister: «Voltiamo pagina...Ne usciremo e ci salveremo sicuramente».
Basta guardare anche al passato: «È una squadra completamente diversa, che deve ripartire, giocando con cinque giovani, cosa che gli altri non fanno».